Fonte: Coldiretti Ferrara
Positivo risultato della riunione presso il Ministero dell’Agricoltura con le regioni del bacino del Po. Per Gulinelli (presidente Coldiretti Ferrara) importante supporto per poter ridefinire le aree vulnerabili su criteri più oggettivi e meno penalizzanti per la nostra provincia.
Si è fatta finalmente quell’operazione verità da tempo auspicata sulla vicenda nitrati e sulle lacune e falsificazioni nell’attribuzione alla zootecnia della responsabilità esclusiva di inquinamento delle acque. E’ quanto afferma il presidente Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello, nel commentare la riunione al Ministero dell’Agricoltura d’intesa con le regioni del bacino idrico del Po, congiuntamente con l’Amministrazione dell’Ambiente. Risulta ormai chiarito anche dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) come il coinvolgimento della fonte zootecnica nelle problematiche ambientali sia del tutto trascurabile o, quantomeno, minimo, mentre - sottolinea Coldiretti - assume un diverso peso il contributo di altre sorgenti.
Se in Europa i dati ufficiali forniti dalla Commissione confermano come tra i paesi in cui le concentrazioni massime registrate di nitrati nelle acque attribuiscono alla Germania il ruolo di Paese maggior inquinatore a causa di un modello zootecnico intensivo, nel nostro Paese – continua Coldiretti - occorre ricercare fuori dall’agricoltura le cause del deterioramento della qualità delle acque, così come già l’accordo del 2011 della Conferenza Stato Regioni aveva intuito avviando la realizzazione di nuovi studi sulla natura e l’origine del superamento dei valori soglia. Occorre, dunque, apprezzare - precisa laColdiretti - il lavoro del Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina insieme al Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti che, grazie anche alla fattiva collaborazione del presidente della Regione Emilia Romagna, Vasco Errani, e dell’assessore all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, hanno rappresentato l’ineludibile necessità di avviare già a partire dal Consiglio europeo dei Ministri dell’ambiente previsto a Creta nel prossimo luglio la revisione del perimetro delle aree vulnerabili.
“E’ una buona notizia per gli agricoltori ferraresi – commenta Sergio Gulinelli, presidente di Coldiretti Ferrara – che si aggiunge alla ricerca effettuata dalla provincia di Ferrara con la nostra Università e che aveva già fornito dati interessanti per la ridefinizione di area vulnerabile dell’intero territorio ferrarese. Occorre ora fare in modo che i dati scientifici sianoutilizzati appieno per riconoscere i veri ambiti in cui i limiti previsti siano applicati e quelli dove sia possibile effettuare piani di concimazione alla pari con altre aree italiane, evitando di penalizzare i nostri agricoltori, pur nel rispetto dell’ambiente e della salubrità”.
L’operazione potrà consentire di dare piena attuazione ai nuovi indirizzi di politica agricola europea che hanno stabilito il rafforzamentodelle misure di sostegno al settore zootecnico che nel nostro Paese risultaorganizzato con modalità sostenibili per la diffusione sul territorio e la complementarietà con la produzione di alimenti tipici e di qualità. È chiaro che, una volta risolto il problema della delimitazione delle zone geografiche, rimuovendo le ingiuste accuse agli imprenditori agricoli sarà anche possibile - conclude la Coldiretti - introdurre già a partire dal decreto di revisione degli effluenti alcune semplificazioni, con particolare riguardo ai perioditemporali di spandimento oltre che di valorizzazione del digestato proveniente dal trattamento degli stessi reflui zootecnici aziendali.
venerdì 30 maggio 2014
COLDIRETTI, FINALMENTE OPERAZIONE VERITA’ SUI NITRATI. IMPORTANTE POSSIBILE REVISIONE ZONE VULNERABILI
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