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Trattativa chiusa con una settimana di anticipo rispetto ai tempi stabiliti dalla normativa: sarà così possibile programmare adeguatamente le semine e l'organizzazione della campagna di trasformazione 2010.
Parma - Per la prossima campagna di trasformazione del pomodoro da industria è stata raggiunta l’intesa di massima per definire il contratto quadro tra le organizzazioni dei produttori del nord Italia e le industrie di trasformazione aderenti ad Aiipa. Il prezzo base indicativo di riferimento è stato concordato in 70 euro alla tonnellata franco azienda agricola.
Nel corso della trattativa sono emerse con chiarezza le numerose problematiche del settore in relazione alla situazione di incertezza determinata da un eccesso di offerta di trasformati sul mercato e anche per l'ormai prossima scomparsa degli aiuti comunitari a favore degli agricoltori.
Nell’accordo sottoscritto vengono confermate tutte le regole valide nella scorsa campagna integrate con l’impegno delle organizzazioni professionali per il rigido controllo delle superfici al fine di evitare esuberi produttivi. La trattativa, costantemente seguita dall'assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, si è chiusa con una settimana di anticipo rispetto ai tempi stabiliti dalla normativa. Questo risultato consentirà di programmare adeguatamente le semine e l'organizzazione della campagna di trasformazione 2010.
Tra le difficoltà del settore quella di mantenere un sufficiente livello di remunerazione per tutti i soggetti della filiera; questa situazione impone la ricerca di ulteriori strumenti per ridurre al massimo i costi i produzione, sia agricoli sia industriali, e quelli legati al trasporto. La conclusione della trattativa, nonostante la situazione complessiva del mercato, e con una forte riduzione del prezzo di riferimento delinea un quadro di riferimento certo all'interno del quale le diverse componenti della filiera potranno sviluppare le proprie scelte imprenditoriali. Ancora una volta il modello organizzativo che caratterizza il nostro comparto agroindustriale, basato su una forte coesione dei produttori e su consolidate relazioni interprofessionali, ha dimostrato la propria validità. La strategia generale del settore è ormai da tempo orientata sulla valorizzazione e pubblicizzazione dell’elevato livello qualitativo dei nostri prodotti, che deve esser mantenuto e se possibile ulteriormente migliorato, sia a livello di produzione e gestione della materia prima, sia a livello di trasformazione e distribuzione.
Nel corso della trattativa sono emerse con chiarezza le numerose problematiche del settore in relazione alla situazione di incertezza determinata da un eccesso di offerta di trasformati sul mercato e anche per l'ormai prossima scomparsa degli aiuti comunitari a favore degli agricoltori.
Nell’accordo sottoscritto vengono confermate tutte le regole valide nella scorsa campagna integrate con l’impegno delle organizzazioni professionali per il rigido controllo delle superfici al fine di evitare esuberi produttivi. La trattativa, costantemente seguita dall'assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna, si è chiusa con una settimana di anticipo rispetto ai tempi stabiliti dalla normativa. Questo risultato consentirà di programmare adeguatamente le semine e l'organizzazione della campagna di trasformazione 2010.
Tra le difficoltà del settore quella di mantenere un sufficiente livello di remunerazione per tutti i soggetti della filiera; questa situazione impone la ricerca di ulteriori strumenti per ridurre al massimo i costi i produzione, sia agricoli sia industriali, e quelli legati al trasporto. La conclusione della trattativa, nonostante la situazione complessiva del mercato, e con una forte riduzione del prezzo di riferimento delinea un quadro di riferimento certo all'interno del quale le diverse componenti della filiera potranno sviluppare le proprie scelte imprenditoriali. Ancora una volta il modello organizzativo che caratterizza il nostro comparto agroindustriale, basato su una forte coesione dei produttori e su consolidate relazioni interprofessionali, ha dimostrato la propria validità. La strategia generale del settore è ormai da tempo orientata sulla valorizzazione e pubblicizzazione dell’elevato livello qualitativo dei nostri prodotti, che deve esser mantenuto e se possibile ulteriormente migliorato, sia a livello di produzione e gestione della materia prima, sia a livello di trasformazione e distribuzione.
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