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martedì 5 giugno 2012

TERREMOTO, RACCOLTA DI GRANO E FRUTTA ALLE PORTE MA SI RISCHIA DI NON AVERE IN TEMPO L'AGIBILITA' PER I CENTRI DI STOCCAGGIO

Fonte: Confagricoltura

Tra una decina di giorni, nelle zone terremotate si comincerà a trebbiare grano tenero e mais, e poi si entrerà nel pieno della campagna frutticola (pere, nettarine, meloni) e si rischia di non avere centri di stoccaggio adeguati per i raccolti. L’ordinanza della Protezione Civile, emanata tre giorni fa, sembra infatti non fare distinzione tra immobili realmente danneggiati e quelli disponibili invece all’attività che però, essendo stati costruiti prima del 2008, rischiano di non ottenere la certificazione di agibilità sismica richiesta dalla normativa. Un problema, ad avviso di Confagricoltura, che aggrava la ripresa nei territori colpiti dal terremoto, ancor più nell’imminenza dei raccolti di cereali e frutta. L’Emilia Romagna è una regione particolarmente vocata all’attività colturale – ricorda Confagricoltura -. Infatti si producono 1.100.000 tonnellate di grano tenero, 120.000 tonnellate di mais, 500.000 tonnellate di pere, 350.000 tonnellate di nettarine, 150.000 tonnellate di meloni, 200.000 tonnellate di pesche. Confagricoltura ha chiesto che il Governo e la Protezione Civile varino disposizioni straordinarie e urgenti per il rilascio di certificati provvisori di agibilità nei comuni colpiti dal sisma, in modo da non creare ulteriori danni ai produttori già fortemente penalizzati.

lunedì 4 giugno 2012

TERREMOTO, CONFAGRICOLTURA: NUOVE SCOSSE RENDONO INAGIBILI I CENTRI STOCCAGGIO. A RISCHIO LA RACCOLTA DI FRUTTA E CEREALI

Fonte: Confagricoltura

Confagricoltura si unisce alla giornata di lutto nazionale per le vittime del terremoto che ha colpito l’Emilia e rinnova la sua solidarietà a tutta la popolazione e agli agricoltori che hanno vissuto un’altra lunga notte di paura. Le ripetute scosse e la pioggia battente stanno mettendo a dura prova gli sfollati nelle tendopoli e nelle strutture di accoglienza e, oltre agli ulteriori danni alle strutture, cresce il timore e l’incertezza. “Il fatto che la terra continui a tremare – dice la presidente di Confagricoltura Modena Eugenia Bergamaschi – non solo ci sta creando gravi problemi psicologici, ma ci sta portando nuove complicazioni, rallentando la macchina organizzativa per la ripresa dell’attività. Strutture che ieri erano state dichiarate agibili oggi non lo sono più, e tutto si è paralizzato”. Intanto gli agricoltori guardano con preoccupazione crescente alle ormai vicine raccolte dei cereali e della frutta poiché la maggior parte dei centri di stoccaggio sono stati danneggiati e non sono agibili. Confagricoltura ha attivato un centro di coordinamento per fronteggiare l’emergenza e dare il proprio contributo alla soluzione dei problemi che si stanno presentando nelle campagne delle zone terremotate.