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mercoledì 20 gennaio 2016

MISURE ANTI-LUPO, CASELLI ALLA LEGA NORD: LE RISORSE EROGATE SOLO DOPO COLLAUDO TECNICO. UNA PROCEDURA CHE GARANTISCE EFFICACIA E CORRETTEZZA

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione  

Nel 2014 sono state 31 le aziende che non hanno ricevuto i contributi per la mancata realizzazione dell'intervento

“I finanziamenti per i presidi di prevenzione degli attacchi dei lupi agli allevamenti vengono assegnati solo dopo un collaudo tecnico. Nessuna revoca di risorse dunque perché queste vengono assegnate solo dopo che l’intervento è stato correttamente realizzato.” E’ quanto precisa l’assessore regionale all’agricoltura, caccia e pesca Simona Caselli in risposta a un’interrogazione presentata dai consiglieri della Lega Nord. Nel 2014 sono stati stanziati 225 mila euro attraverso un bando regionale per l’installazione da parte delle aziende agricole di recinzioni, dissuasori acustici e acquisto di cani di guardiania per prevenire gli attacchi dei lupi. Per spiegare le modalità dell’intervento sono stati organizzati 13 incontro pubblici sul territorio. “Gli aiuti effettivamente assegnati hanno riguardato 79 aziende per una spesa di 224.581 euro perché 31 non hanno messo in atto gli interventi previsti. Ciò ha comportato per la Regione una mancata spesa di circa 100 mila euro", spiega l’assessore Caselli. Per quanto riguarda il 2015 sono state stanziati ulteriori 200 mila euro per finanziare i presidi anti-lupo di altre 86 aziende e il 14 dicembre è stata approvata la graduatoria. “Anche in questo caso – sottolinea Caselli – seguiremo la stessa procedura che garantisce efficacia e correttezza dell’intervento. Un tecnico compirà sopralluoghi in azienda per valutare insieme all’allevatore quali tipi di presidio installare in base alle caratteristiche dell’azienda e dell’allevamento e il contributo verrà erogato solo dopo che l’opera sarà stata realizzata e collaudata”. Per quanto riguarda i contributi per i danni indiretti, l’assessore precisa che “si tratta di materia che rientra nella disciplina degli aiuti di Stato e come tale è regolata dalla Commissione europea, sia per quanto riguarda le tipologie di intervento finanziabili, che le condizioni, i beneficiari, l’intensità dell’aiuto”. In questo caso “vengono riconosciuti come contributi ai danni indiretti solo i costi relativi alla cura degli animali feriti e l’intervento sarà operativo solo dopo che la Regione lo avrà notificato alla Commissione e questa lo avrà approvato”.

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