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mercoledì 1 ottobre 2014

LAVORO, MAIORANO (ANGA-CONFAGRICOLTURA): ”DATI DRAMMATICI SULLA DISOCCUPAZIONE GIOVANILE, MA CI SONO SPAZI DI CRESCITA IN AGRICOLTURA”

Anga - Confagricoltura nazionale

“Sono dati drammatici. Il raddoppio in sette anni dei giovani disoccupati mi colpisce come giovane e come imprenditore al vertice di un’associazione giovanile. Tanto più considerato che da questi numeri sono esclusi i giovani inattivi, tra cui quelli impegnati negli studi.  Continuando così si rischia di mettere  un’intera generazione, quella che dovrebbe rappresentare il futuro del Paese, completamente fuori mercato”.
Questo il commento di Raffaele Maiorano, presidente dei giovani di Confagricoltura, ai dati sull’occupazione diffusi oggi dall’Istat, che vedono  salire il tasso di disoccupazione dei 15-24enni italiani ad agosto di un punto percentuale rispetto al mese di luglio ( 44,2%) e di 3,6 punti nell’ultimo anno.
“In questa situazione di emergenza – continua il presidente dell’Anga - occorre cambiare un sistema che ha ampiamente dimostrato di non funzionare. Dobbiamo legare concretamente la formazione con il lavoro e  puntare sui settori economici che hanno mostrato, come quello agricolo,  di saper tenere malgrado la crisi. Nonostante la congiuntura economica e la stagione anomala tra 300 e 500 mila persone vengono assunte ogni anno dalle imprese associate a Confagricoltura e non è un caso che continuino ad aumentare le iscrizioni agli istituti tecnici e alle facoltà agrarie”.
Altrettanto grave è la situazione dell’imprenditoria giovanile, con l’irrisolto problema del ricambio generazionale, delle start-up e del credito. Lo spazio c’è perché ben il 72,4% delle aziende agricole è condotto da un ultracinquantenne. “ Abbiamo proposto – conclude Maiorano - un meccanismo per velocizzare il ricambio generazionale, motivando gli over 65 a inserire le nuove leve. Sono stati fatti grandi passi avanti per la modernizzazione dell'agricoltura anche grazie a #Campolibero, di cui attendiamo i decreti attuativi; si potrà far crescere l’occupazione se si lavora su più fronti: diminuire la pressione fiscale sulle imprese e sulle cooperative agricole e promuovere l’imprenditoria in agricoltura”.

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