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venerdì 24 ottobre 2014

COLDIRETTI: LA MORIA DI VONGOLE A COMACCHIO NON E’ COLPA DELLE RISAIE

Fonte: Coldiretti Ferrara  

"Incredibile dare la colpa al rilascio delle acque di risaia per la moria di vongole riportate dalla stampa locale – dice il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli, commentando le notizie di alcuni giorni fa - , proviamo a chiarire alcuni punti”.

Un articolo sulla stampa locale, cronaca di Comacchio e basso ferrarese, di alcuni giorni fa ha denunciato un “inquinamento delle acque” e la conseguente moria di vongole. Attribuendo la colpa agli scarichi delle risaie nei canali di scolo e di qui al mare. Ipotesi che secondo Coldiretti è piuttosto incredibile, tanto più se rilevata in questo periodo nel quale i terreni coltivati a risaia nella nostra provincia sono stati da tempo messi in “asciutta”, in modo da poter consentire l’ingresso nei campi delle mietitrebbiatrici (passano almeno un paio di settimane tra asciutta e raccolta) per la raccolta che ormai è conclusa; in secondo luogo la funzione delle acque nei terreni coltivati a risaia ha diversi effetti: per la coltura del riso alla quale apporta una funzione termoregolatrice utile alla crescita e sviluppo della granella, ai terreni stessi, combattendo (specie nel basso ferrarese) la subsidenza e l’acidità delle torbe; alle acque immesse che grazie ad un effetto di fitodepurazione naturale, dopo la permanenza nelle risaie escono dai campi con caratteristiche migliori rispetto all’immissione, come testimoniato da diversi studi scientifici in materia. Peraltro prima dell’ultima asciutta l’acqua in risaia viene riportata solo dopo aver ultimato gli ultimi eventuali trattamenti al riso con i prodotti chimici ammessi, per cui è da escludere anche una eventuale presenza di contaminazione da fitofarmaci. Infine pare molto strano che si imputi agli scarichi delle acque di risaia questo effetto sugli allevamenti di vongole in questo periodo, dato che il governo dell’acqua con immissione e scarico da e nei canali della bonifica avviene diverse volte nel corso del ciclo colturale, a partire da aprile maggio di ogni anno. “Ci dispiace per il problema insorto agli allevatori di vongole del comacchiese – conclude il presidente provinciale di Coldiretti Ferrara, Gulinelli – che tra l’altro sono in buon numero nostri associati direttamente o per il tramite delle loro cooperative, ma non crediamo utile a nessuno innescare guerre tra risicoltori e allevatori di vongole o pescatori per una questione che non può avere, a nostro avviso, questo tipo di origine”.

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