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mercoledì 14 gennaio 2015

OGM, PARLAMENTO UE APPROVA NORMA SU LIBERA SCELTA MARTINA: “UN SUCCESSO DELLA PRESIDENZA ITALIANA”

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che il Parlamento europeo ha dato il via libera oggi al testo di accordo raggiunto nelle scorse settimane tra Consiglio, Commissione e Parlamento europeo sulla riforma della Direttiva in materia di OGM che sancisce il diritto degli Stati Membri di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati (ogm) sul territorio nazionale, anche se questi sono autorizzati a livello europeo, per motivi di natura economica ed agricola. “È un successo della Presidenza italiana – ha dichiarato il Ministro delle politiche agricole Maurizio Martina – del ministro Galletti, con cui abbiamo lavorato a stretto contatto, che ha presieduto in questi mesi il Consiglio dei Ministri dell'Ambiente competente sulla materia OGM. Un risultato che non era scontato e sul quale si lavorava da più di 4 anni. Molto importante è stato anche il dialogo e il lavoro fatto dal Parlamento europeo e in particolare dalla delegazione italiana. È una scelta che risponde alle attese degli agricoltori, dei territori e di tutti gli italiani che hanno a cuore la qualità, la tipicità dei nostri prodotti alimentari e la distintività del nostro modello agricolo. Bene quindi che ora sia data libertà di scelta ai singoli Paesi dell’Ue. In Italia rinnoveremo il divieto di coltivazione del mais Mon810 e proprio nei prossimi giorni ci confronteremo con i Ministri Lorenzin e Galletti per procedere”. L'accordo raggiunto con il Parlamento Europeo ha migliorato il testo approvato in prima lettura dal Consiglio europeo nel giugno scorso sotto tre aspetti rilevanti: 1- le valutazioni sui rischi ambientali e sanitari, di competenza dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare, dovranno essere aggiornate ogni due anni per tener conto del progresso scientifico e del principio di precauzione che è un pilastro del diritto ambientale internazionale; 2- gli Stati Membri possono chiedere, tramite la Commissione europea, alle imprese produttrici di OGM, di escludere i loro territori dal novero dei Paesi nei quali intendono chiedere l'autorizzazione europea alla coltivazione; ma questa fase di "negoziato" con le imprese non è più obbligatoria, e gli Stati Membri potranno decidere di passare direttamente al divieto di coltivazione per le motivazioni indicate nella Direttiva; 3- gli Stati Membri, prima di introdurre il divieto di coltivazione, dovranno comunicare il relativo provvedimento alla Commissione europea ed attendere 75 giorni per il parere, ma durante questo periodo di attesa gli agricoltori non potranno comunque procedere alla semina dei prodotti interessati dall'ipotesi di divieto.

venerdì 5 dicembre 2014

OGM: OGNI PAESE UE POTRÀ DECIDERE SE COLTIVARLI O NO

Fonte: Ansa

Presidenza italiana spunta prima intesa dopo anni di negoziati

"E' a portata di mano la decisione finale sulla libertà degli Stati di coltivare o meno Ogm nell'Ue". Il twitter del Presidente italiano e ministro per l'ambiente Gian Luca Galletti, é giunto all'1,37 nella notte tra mercoledì e giovedì, annunciando l'accordo di principio raggiunto dopo oltre sei ore ininterrotte di trattative, con i negoziatori del Parlamento e della Commissione europea. Accordo, che se otterrà il via libera definitivo, potrà essere applicato dalla primavera del 2015. Poche righe, per un'intesa che la maggioranza dei cittadini italiani attende da anni (il 76% sono per la libertà di vietare gli Ogm), frutto di un lavoro portato avanti da Galletti insieme al ministro per le politiche agricole e alimentari, Maurizio Martina, che si é detto soddisfatto del compromesso raggiunto. L'intesa - se approvata definitivamente - permetterà di giungere ad una decisione che alcuni definiscono già 'salomonica': ogni Stato membro infatti deciderà se coltivarli o meno, su parte o su tutto il loro territorio nazionale; non verrà chiusa la porta alla coltivazione degli Ogm negli Paesi Ue che invece desiderano farlo; e non si andrà a incidere sulla valutazione scientifica del rischio, da parte dell'Agenzia europea per la sicurezza alimentare, (Efsa). Galletti ne é convinto: il compromesso "é equo e bilanciato, attento a valorizzare la realtà dei singoli Stati e a garantire la libertà di scelta". Convinto "dell'importate passo avanti realizzato" anche il negoziatore per il Parlamento, il presidente della commissione ambiente, salute e sicurezza alimentare, Giovanni La Via (Ncd/Ppe). L'Italia tuttavia, non può ancora abbassare la guardia se vuole che siano i singoli governi Ue ad avere l'ultima parola in materia di Ogm: é necessario che ora l'intesa di principio ottenga l'accordo degli ambasciatori dei 28 Stati membri Ue (il prossimo 10 dicembre), quindi l'avvallo del Consiglio ambiente dell'Ue (il 17 dicembre) e a metà gennaio il voto in plenaria all'Europarlamento. Novità giungeranno anche dalla Commissione europea: ci sarà infatti, una revisione della procedura di autorizzazione degli Ogm da parte di Bruxelles". Restano in vigore le norme di commercializzazione di prodotti transgenici autorizzati dall'Ue, per la produzione di alimenti e di mangimi. L'intesa di principio ha provocato una vera e propria alzata di scudi. Si sono rallegrati il commissario Ue alla salute Vytenis Andriukaitis, il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo, Dino Scanavino della Cia, il gruppo dei Socialisti e Democratici del Parlamento europeo. Dal Parlamento italiano il presidente della commissione ambiente Luca Sani(Pd) e Nicodemo Oliverio (Pd), capogruppo in commissione Agricoltura. Corposo anche il fronte di coloro che sono critici: dagli ambientalisti di Greenpeace all'eurodeputata Eleonora Evi (M5s), secondo cui il Parlamento ha fatto un passo indietro su quasi tutti i fronti, da Confeuro a EuropaBio. Al momento però, l'unica certezza é che dopo otto presidenze Ue che hanno fallito, il percorso pragmatico scelto dalla Presidenza italiana e dal Parlamento dovrebbe portare ad ogni Stato la libertà di scelta.

lunedì 3 marzo 2014

OGM, MARTINA: BENE PROPOSTA PRESIDENZA GRECA UE SU LIBERTÀ DI SCELTA PER GLI STATI MEMBRI

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

“Sul tema degli Ogm c’è un pronunciamento molto chiaro del Parlamento italiano, che fissa quella che è la posizione dell’Italia. Per questo auspico, come il Ministro Galletti, che ci sia quanto prima un’intesa in sede comunitaria per dare libertà di scelta ai singoli Stati Membri e credo che la proposta elaborata dalla Presidenza greca dell’Ue sia una buona base di partenza. Conosciamo anche il lavoro fatto in questo senso dal Commissario alla Salute Borg e crediamo che in questo momento si possa lavorare a un’intesa che faccia superare le controversie degli scorsi anni. In questo modo si potranno rispettare meglio le esigenze e le caratteristiche delle agricolture dei vari Paesi”. Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, ha così commentato la proposta elaborata dalla Presidenza greca dell’Ue sul rivedere la normativa comunitaria sugli organismi geneticamente modificati, di cui si è discusso oggi a Bruxelles nell’ambito del Consiglio dei Ministri dell’Ambiente dell’Unione europea.