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lunedì 28 luglio 2014

CAMPOLIBERO, MIPAAF: SENATO APPROVA DL COMPETITIVITÁ MARTINA: SVOLTA STORICA PER AGROALIMENTARE GRAZIE A LAVORO GOVERNO E PARLAMENTO

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è tenuta il 25 mattina, presso la Sala Nassiriya del Senato, una conferenza stampa di presentazione degli emendamenti relativi alle misure di “Campolibero” contenuti nel Dl Competitività, approvato oggi dal Senato. Erano presenti il Ministro Maurizio Martina, il Viceministro Andrea Olivero, il Presidente della Commissione Agricoltura del Senato, Roberto Formigoni, e i capigruppo della Commissione. Il Ministro Martina ha sottolineato che “Campolibero rappresenta una svolta storica per l’agricoltura, perché erano anni che non veniva approvato un pacchetto di azioni coordinato e così consistente per il settore. È stata fondamentale la collaborazione tra Governo e Parlamento, che si è tradotta rapidamente in atti concreti a sostegno di un settore strategico. Sono molto orgoglioso di quanto fatto da quando lanciammo la proposta a Verona fino all'approvazione di oggi. Grazie al grande lavoro congiunto di Ministero e Commissione Agricoltura del Senato possono diventare realtà alcune scelte forti sia sulla semplificazione che sul sostegno all’occupazione, all'impresa e all'innovazione. Abbiamo mandato – ha aggiunto Martina – un segnale politico positivo, dando vita a una buona pratica. Abbiamo tenuto uniti due concetti fondamentali: fare quello che serve all’agricoltura e farlo nel più breve tempo possibile. Questa è la conferma che l’agroalimentare è tra i grandi temi e le priorità di questo Paese”. Queste le principali misure di “Campolibero”:  
GIOVANI
- Detrazione per affitto dei terreni al 19% per giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli fino a 35 anni; - Incentivi all'assunzione di giovani con contratto a tempo indeterminato o determinato di minimo 3 anni, con sgravio di 1/3 della retribuzione lorda;  
LAVORO
- Deduzioni Irap per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo determinato di almeno 3 anni e per almeno 150 giornate all'anno: 1) un importo pari a 3.750 euro, su base annua, per ogni lavoratore dipendente impiegato nel periodo di imposta, aumentato a 6.750 euro per i lavoratori di sesso femminile nonché per quelli di età inferiore ai 35 anni; 2) un importo fino a 7.500 euro, su base annua, per ogni lavoratore dipendente impiegato nel periodo d'imposta nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, aumentato a 10.500 euro per i lavoratori di sesso femminile nonché per quelli di età inferiore ai 35 anni; tale deduzione è alternativa a quella di cui al numero 1), e può essere fruita nel rispetto dei limiti derivanti dall'applicazione della regola de minimis di cui al regolamento (CE) n. 69/2001 della Commissione, del 12 gennaio 2001, e successive modificazioni; 3) il 50 per cento dei contributi assistenziali e previdenziali relativi ai lavoratori assunti con il contratto a tempo determinato avente le caratteristiche indicate sopra. - Rete del lavoro agricolo di qualità contro il sommerso e per promuovere la regolarità delle imprese agricole, certificandone l'attività;  
SEMPLIFICAZIONI
- Registro unico dei controlli; - Estensione della diffida prima delle sanzioni amministrative pecuniarie; - Semplificazioni nel settore vitivinicolo;  
INNOVAZIONI D'IMPRESA
- Credito d'imposta per innovazione e sviluppo di prodotti e tecnologie al 40% degli investimenti fino a 400mila euro; - Credito d'imposta per nuove reti d'impresa di produzione alimentare al 40% degli investimenti e fino a 400mila euro; - Credito d'imposta per l'e-commerce di prodotti agroalimentari al 40% degli investimenti e fino a 50mila euro;  
SICUREZZA
- Rafforzamento azioni nella Terra dei fuochi con possibilità di ampliare i controlli;  
OGM - Introduzione di sanzioni per chi coltiva Ogm in Italia e rafforzamento degli strumenti per assicurare l'effettività del divieto sul territorio nazionale.  

Le principali novità degli emendamenti in Senato:
 - Mutui a tasso zero per nuove imprese agricole under 40 per produzione, trasformazione e commercio di prodotti agricoli (fino al 75% della spesa ammissibile con durata massima di 10 anni , 15 anni per produzione) - Dematerializzazione dei registri aziendali - Semplificazioni per contratti di rete e in molti settori tra i quali olio, formaggio e latte, biologico e per agricoltura e zootecnia di montagna - Istituzione del Sistema di consulenza aziendale in agricoltura - Semplificazione nella gestione e immatricolazione delle macchine agricole attraverso le organizzazioni professionali agricole - Apertura società agricola in 60 giorni - Sostegno a investimenti in ricerca e innovazione di aziende in contratti di rete - Interdizione attività per il reato di contraffazione agroalimentare di prodotti Dop e Igp - Estensione dei crediti d’imposta per innovazione, reti di impresa e e-commerce al settore pesca e acquacoltura.

Qui si possono vedere e scaricare le slide:
http://www.politicheagricole.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/7866

giovedì 24 luglio 2014

#CAMPOLIBERO, AGRINSIEME: GLI EMENDAMENTI APPROVATI DAL SENATO VANNO NELLA DIREZIONE DELLA CRESCITA E DELLO SVILUPPO DELLE IMPRESE AGRICOLE. RETI, SEMPLIFICAZIONE, IMPRENDITORIALITA’ GIOVANILE

Fonte: Agrinsieme

Agrinsieme esprime soddisfazione per l’approvazione, in Commissione Industria, Commercio, Turismo e Ambiente del Senato, degli emendamenti che integrano o modificano il disegno di legge #campolibero. “I provvedimenti – commenta il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – vanno nella direzione, da noi auspicata, della crescita e di un effettivo rilancio delle imprese agricole”. In particolare, con gli emendamenti approvati – sottolinea Agrinsieme - escono rafforzate le aggregazioni tra imprese, attraverso lo strumento della rete, che avranno piena legittimazione a partecipare ai Piani di sviluppo rurale; vengono consolidate le procedure di semplificazione, liberando le aziende da inutili oneri burocratici; si razionalizza il sistema sanzionatorio, applicando criteri di maggiore proporzionalità all’effettivo danno provocato. Molto importanti, inoltre, a parere del Coordinamento, le misure a favore dei giovani imprenditori agricoli, in particolare l’introduzione di mutui a tasso zero riservati non solo a chi si insedia, ma anche a coloro che vogliono consolidare e sviluppare la propria impresa. Agrinsieme auspica in ogni caso che in aula possano ancora trovare spazio misure e adattamenti migliorativi dei testi, anche rivolti ad una maggiore semplificazione ed in linea con le richieste del Coordinamento, che interessano alcuni comparti strategici dell’agroalimentare italiano, tra cui quello lattiero – caseario e quello vitivinicolo. I positivi risultati di merito conseguiti derivano anche dalla decisa innovazione del metodo di confronto fra Senato, Governo e forze sociali, in particolare Agrinsieme. Ciò ha consentito in fase istruttoria, senza confusione di ruoli, di corrispondere alle esigenze agricole, adottando emendamenti condivisi e accolti in molti casi da tutte le forze politiche, alle quali va il riconoscimento e la approvazione di Agrinsieme.

giovedì 31 ottobre 2013

LEGGE DI STABILITA’: IMU, CUNEO FISCALE E SOCIETA’ AGRICOLE LE PRIORITA’ DI AGRINSIEME

Fonte: Agrinsieme  

Audizione in Commissione Bilancio di Camera e Senato del 30 Ottobre

La tassazione per le imprese agricole, con particolare riferimento all’Imu, il cuneo fiscale e il regime di determinazione del reddito per le società agricole sono state le principali questioni poste all’attenzione della Commissioni Bilancio di Camera e Senato da Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative, nel corso dell’audizione sulla legge di stabilità. Per Agrinsieme è assolutamente impensabile che i terreni agricoli e i fabbricati rurali dal 1° gennaio 2014 siano soggetti alla stessa disciplina IMU del 2012. Il Coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza Cooperative ha ricordato che il settore agricolo, con l’introduzione dell’Imu, ha sostenuto un aggravio superiore di oltre 166 milioni di euro a quello previsto dal governo e che, di conseguenza, per il 2014 deve essere liberato di una parte della pressione fiscale di almeno uguale importo. Per quanto riguarda il tributo sui servizi comunali (TRISE) introdotto dal disegno di legge stabilità, Agrinsieme ha evidenziato che la TASI (una delle due componenti del nuovo tributo),nella sua attuale formulazione verrebbe a colpire le aree edificabili, anche se oggetto di esercizio di attività agricola da parte di soggetti qualificati, quali i coltivatori diretti e gli imprenditori agricoli professionali, che invece dovrebbero essere escluse. All’attenzione delle Commissioni Agrinsieme ha portato anche la questione del cuneo fiscale e la conseguente necessità che la sua riduzione per quanto riguarda gli oneri a carico delle imprese, così come eventuali ulteriori deduzioni sulla base imponibile Irap di altri elementi che compongono il costo del lavoro, siano applicate anche ai rapporti di lavoro a tempo determinato stabili, ossia reiterati per più anni con lo stesso lavoratore, per almeno 101 giornate l’anno, come richiesto congiuntamente con i sindacati dei lavoratori negli avvisi comuni del 2009 e del 2012. Il Coordinamento di Cia, Confagricoltura e Alleanza Cooperative ha infine sollevato la questione della tassazione delle società agricole, chiedendo che venga ripristinato il diritto di opzione per la determinazione del reddito su base catastale, abrogato dalla legge di stabilità 2013. Una disposizione introdotta dalla legge finanziaria 2007 con la finalità di dotare il settore agricolo di strutture di tipo societario per affrontare le sfide dello sviluppo e dell’internazionalizzazione, la cui abrogazione è in palese controtendenza con le attuali necessità della nostra agricoltura.

giovedì 10 maggio 2012

ACCORDO UE-MAROCCO, CONFAGRICOLTURA: “DAL SENATO STOP AD UN’INTESA CHE UTILIZZA L’AGRICOLTURA COME MERCE DI SCAMBIO IN POLITICA ESTERA”

Fonte: Confagricoltura

 “Il Senato dice ‘No’ all’accordo bilaterale Ue-Marocco. Oggi sono state presentate ed accolte tutte le mozioni presentate che vedono quasi tutto l’arco parlamentare contrario all’intesa in questione, che va sottoposta a revisione. Il governo, dal canto suo, si è impegnato ad assumere iniziative volte a far sì che l'accordo non produca ulteriori effetti negativi per salvaguardare i diritti degli agricoltori, combattere le frodi e garantire la sicurezza alimentare, proteggere l'ambiente, sostenere la politica agricola mediterranea e promuovere il made in Italy”. Lo fa presente Confagricoltura, che giudica importante l’iniziativa delle forze parlamentari e del governo. “Concordiamo in pieno – ribadisce Confagricoltura - con quanto hanno detto questa mattina i sen. Di Nardo (IDV), Fleres (CN-GS-SI-PID-IB-FI), Russo (TERZO POLO-API-FLI), Gustavino (UDC-SVP-AUT-UV-MAIE-VN-MRE-PLI-PSI), Vallardi (LNP), Andria (PD) e Scarpa Bonazza Buora (PDL) nelle dichiarazioni di voto finali: “Nella consapevolezza della finalità politica dell'accordo con il Marocco, che ha l'obiettivo di sostenere la transizione democratica, vanno garantite trasparenza, reciprocità e convergenza degli standard che devono orientare gli scambi commerciali e occorre tenere conto del fatto che in Marocco vengono impiegati fertilizzanti chimici vietati dalla normativa italiana perché dannosi per la salute”. “In una materia delicata come quella degli scambi commerciali nell’area del Mediterraneo, con impatti notevoli sulle produzioni ortofrutticole ed olivicole – prosegue la Confagricoltura - non si può procedere a forza di blitz e usando l’agricoltura come merce di scambio per risolvere i problemi politici e di rapporti internazionali”. “Prima di decidere ulteriori concessioni, l’Europa deve prevedere uno studio di impatto sulle conseguenze di ogni singola intesa – conclude l’Organizzazione degli imprenditori agricoli -. Confagricoltura non ha pregiudizi precostituiti nei confronti di negoziati partecipati dall’Unione Europea, ma è indispensabile che qualsiasi apertura delle frontiere si basi su regole condivise, che siano finalizzate al raggiungimento di risultati bilanciati”.