...in onda su Telestense Ferrara e Lepida Tv [digitale terrestre] >> orari
Visualizzazione post con etichetta orti urbani. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta orti urbani. Mostra tutti i post

venerdì 6 marzo 2015

AMBIENTE: ESPLODE LA PASSIONE DEGLI ORTI IN EMILIA ROMAGNA

Fonte: Coldiretti Emilia - Romagna  

MODENA, A “VERDI PASSIONI” COLDIRETTI PER FARE ORTO ANCHE SENZA TERRA

È esplosa la passione per l’orto urbano in Emilia Romagna. A testimoniarlo è il record di crescita nelle città capoluogo delle aree verdi destinate a orti pubblici, la cui superficie in soli due anni è più che triplicata, passando dai 200 mila ettari del 2011 ai 612 mila ettari del 2013. Lo comunica Coldiretti Emilia Romagna in vista di “Verdi Passioni”, salone dedicato a orti e giardini, ma anche all’agricoltura e all’allevamento amatoriale, in programma al quartiere fieristico di Modena sabato 7 e domenica 8 marzo. Alla rassegna sarà presente Fondazione Campagna Amica che nel padiglione C, con workshop e attività formative, metterà a disposizione dei visitatori un personal trainer per insegnare a fare l’orto in città, anche per chi non ha terra a disposizione, semplicemente utilizzando una sorta di orto “tascabile”, il ”kit del contadino Giò”, che è possibile assemblare per coltivare erbe aromatiche e ortaggi su balconi e terrazzi. Sempre nel padiglione di Campagna Amica sarà possibile degustare specialità del territorio e acquistare prodotti direttamente dal contadino delle aziende che fanno vendita diretta in Emilia Romagna. “Verdi Passioni” – commenta Coldiretti Emilia Romagna – è una fiera a misura della città di Modena in quanto, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, è la prima città in Emilia Romagna per il cosiddetto verde attrezzato (piccoli parchi e giardini di quartiere). Con 2.526.000 metri quadrati la città della Ghirlandina precede Bologna, che si ferma a 2.360 mila. Modena tiene alta anche la bandiera della disponibilità di verde urbano per ogni abitante e si colloca al secondo posto, con 49 metri quadrati di verde a testa, subito dopo Reggio Emilia, che per ogni abitante dispone di 58 metri quadrati, e prima di Ferrara, dove ogni abitante ha a disposizione 46 metri quadrati di verde. La presenza di aree verdi in ambito urbano – ricorda Coldiretti Emilia Romagna – rappresenta un fattore ambientale che incide positivamente sull’ambiente, contribuendo alla riduzione degli inquinanti gassosi e delle polveri sottili e al miglioramento del microclima. Il verde inoltre è un fattore fondante del valore paesaggistico dei luoghi e, anche in funzione della sua consistenza e fruibilità, ha dirette ricadute sulla qualità della vita della popolazione.

venerdì 6 settembre 2013

COLDIRETTI, “L’ORTO BIO” SI FA ANCHE IN CASA SUL TERRAZZO O BALCONE

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Un orto verticale per produrre in casa ortaggi e insalata biologica con il fai da te, senza necessità di grandi spazi. Con un po’ di pratica e di attenzione la cura dell’orto di casa può dare grandi soddisfazioni.

Rientrati dalle vacanze e ripartiti con il tran tran quotidiano, si riprendono anche le attività e gli hobby casalinghi. Tra questi c’è anche la cura delle piante e l’orto “fai da te” per chi è proprietario di un giardino o un piccolo appezzamento di terreno oppure ha la fortuna di essere assegnatario di uno degli orti urbani comunali. Ma per realizzare un orto e coltivare direttamente lattughe, pomodori, fagiolini, piante aromatiche, non è indispensabile avere un terreno a disposizione. Basta un terrazzo più o meno ampio. Lo hanno dimostrato Coldiretti e Campagna Amica Emilia Romagna che a Bologna, in piazza XX Settembre, nell’ambito della mostra mercato di prodotti biologici, hanno realizzato un orto verticale che consente di produrre ortaggi e verdure sul terrazzo, sfruttando lo spazio “aereo” per produrre le stesse cose di un orto a terra. “Nei centri di giardinaggio e nei garden è possibile trovare tutto ciò che occorre” ha detto la delegata di Coldiretti Donne Impresa dell’Emilia Romagna e titolare di un garden-vivaio, Lorella Ansaloni, che ha realizzato l’orto verticale in piazza XX Settembre con il sostegno di un grigliato di legno su cui sono stati appesi vasi appositi. “Sono vasi che possono sembrare un quadro – ha detto l’Ansaloni – fatti in materiale vario, dalla platica alla resina, di vari colori, che possono essere perfino adattati allo stile della casa e diventare un complemento dell’arredamento che prosegue sul terrazzo”. Una volta riempiti i vasi dell’apposito terriccio, l’orto è pronto a produrre. Si parte dal seme, se si vuole iniziare da zero, oppure si parte dalle piantine già pronte, acquistabili sempre nei vivai e nei garden (prezzi da 1,20 a 2,00 euro per kit da sei/otto piantine). La gamma di prodotti coltivabili – ricorda Coldiretti – è molto ampia. Si va dalle piante officinali (prezzemolo, basilico, rosmarino, salvia, sedano, menta, origano, santoreggia, per citare le più diffuse) ai vari tipi di lattughe, insalate, radicchio, fino agli ortaggi, come piselli, pomodori, zucchine, cetrioli, peperoni, fagioli, fave e anche le fragole. Ovviamente per decidere quali coltivare – sottolinea Coldiretti – bisogna conoscere la stagionalità dei prodotti, cosa facile con l’aiuto di manuali predisposti da Campagna Amica e calendari delle semine facilmente reperibili nei vivai, nei garden e in molte librerie. Nelperiodo autunno-invernale – ricorda Coldiretti – oltre alle sempreverdi lattughe, radicchio, rucola e piante officinali, si coltivano ortaggi come cavoli, verze, broccoli, finocchi. Una volta seminate o trapiantate le piantine in vaso, l’orto da terrazzo va seguito esattamente come quello a terra: innaffiato, concimato e monitorato per verificare l’eventuale insorgere di parassiti, che vanno prontamente combattuti. Una delle caratteristiche degli orti “fai da te” sul terrazzo – sottolinea Coldiretti – è la possibilità di realizzare prodotti biologici, utilizzando concimi e antiparassitari naturali, adatti alle coltivazioni biologiche. La spesa per iniziare – ricorda ancora Coldiretti – è piuttosto contenuta: tra terra, struttura, vasi, piantine, concime e strumenti di lavoro, l’investimento si può stimare tra i 100 e il 250 euro, secondo soprattutto il tipo di vasi che si intende utilizzare. Se in passato erano soprattutto i più anziani a dedicarsi alla coltivazione dell’orto, memori spesso di un passato vissuto in campagna, adesso – conclude Coldiretti – la passione si sta diffondendo anche tra i più giovani, che non disdegnano di tornare a scoprire il piacere di produrre alimenti in proprio. In Italia sistima che siano circa un milione coloro che fanno l’orto in proprio.