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martedì 25 settembre 2012

PESCA, CATANIA: GARANTIRE FLESSIBILITA’ AGLI STATI, FERMO BIOLOGICO MISURA IMPORTANTE

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

“Confermo la mia valutazione positiva sulla proposta della Commissione, sia per quanto riguarda il budget previsto, che mi sembra soddisfacente, sia per quanto riguarda in generale il ventaglio delle misure contenute”. Lo ha detto il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, partecipando ai lavori del Consiglio europeo dei Ministri dell’agricoltura e della pesca, a Bruxelles. Nella seconda giornata di lavori, il Consiglio si è occupato della proposta di regolamento per la riforma del Fondo europeo per la pesca e gli affari marittimi. “Credo – ha aggiunto Catania – che sia importante assicurare agli Stati membri la più grande flessibilità nella scelta delle misure, anche nel corso del tempo. Intendo dire che dobbiamo essere flessibili relativamente alle modifiche di programma che lo Stato vorrà richiedere nell’arco dei 7 anni di durata del Fondo. Per quanto riguarda specificamente la richiesta fatta in merito alle percentuali riguardanti la raccolta dei dati e il controllo, rispettivamente del 6 e dell’8 per cento dell’intera dotazione del Fondo, posso dire che sono pienamente d’accordo e quindi le accetto”. “Per l’Italia – ha sottolineato il Ministro Catania – è particolarmente importante la misura del fermo temporaneo della pesca. In base all’accordo di giugno sulla PCP, questa misura è prevista nel pacchetto di misure che risultano in linea con le misure di conservazione richieste. Chiedo, quindi, che anche nel regolamento relativo al Fondo sia mantenuto il finanziamento di questa misura”. “Infine – ha concluso Catania – voglio spendere una parola relativa all’aiuto per le demolizioni delle imbarcazioni. Alcuni dicono che si tratta di una misura legata al passato e questo in parte è vero. Ma credo che, tuttavia, in alcune situazioni può ancora svolgere un ruolo particolare. Stiamo varando un regolamento che durerà sette anni, sarebbe saggio prevedere che questa misura rimanga come una delle possibilità che possono essere utilizzate dagli Stati membri”.

lunedì 16 luglio 2012

FERMO PESCA, API (CONFAGRICOLTURA): “L’ACQUACOLTURA ITALIANA GARANTISCE PESCE FRESCO DI QUALITA’ E CONTRIBUISCE A SALVARE I MARI”

Fonte: Confagricoltura

“Per le grigliate estive scegliete pesce italiano d’allevamento, gusterete un prodotto di ottima qualità e contribuirete alla salvezza dei nostri mari”. Questo l’invito dell’Associazione piscicoltori italiani (Api) di Confagricoltura in seguito al blocco della pesca messo in atto per favorire il ripopolamento dei nostri mari. I prodotti dell’acquacoltura rappresentano già circa il 50% di quelli consumati nel mondo, e fra meno di vent’anni costituiranno circa l’85% del consumo di prodotti ittici. “I nostri pesci sono controllati in tutto il ciclo d’allevamento – afferma Pier Antonio Salvador, presidente Api -. Siamo da tempo impegnati a promuovere il consumo dei prodotti dell’acquacoltura italiana, nettamente superiori per qualità a quelli degli altri Paesi europei”. In Italia, ricorda Confagricoltura, il mercato del pesce fresco sta vivendo un’annata altalenante. Per il pesce marino fresco si registra un calo nel periodo giugno 2011/maggio 2012, rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente. Performance positive, in termini di volume, per le vendite di orata, triglia e sgombro, mentre si registra un calo per la spigola/branzino. In particolare, il pesce di acqua dolce risulta in crescita su base annua (giugno 2011 – maggio 2012), sia per quello intero sia per quello pulito, grazie ai trend molto favorevoli di maggio, che danno indicazioni positive anche per il trimestre in corso. La crescita è trainata soprattutto dalla trota salmonata, ma in termini di valore, anche dalla trota bianca. “I piscicoltori italiani sono impegnati da sempre per garantire ai consumatori prodotti di altissima qualità, sani e nutrienti, fondamentali anche nelle diete dei più piccoli – conclude l’Api di Confagricoltura -. L’acquacoltura è un comparto vitale per il nostro Paese e particolare attenzione merita la vallicoltura tradizionale delle zone lagunari italiane, che svolge un’importante funzione ambientale e di tutela della biodiversità”.

www.agrestetv.it/documenti/quadroApi2011.pdf

mercoledì 4 luglio 2012

FERMO PESCA, CATANIA FIRMA IL DECRETO PER IL 2012: COSI’ TUTELIAMO LE RISORSE DEI NOSTRI MARI

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

 “Tutelare le risorse del mare è fondamentale e, in quest’ottica, assume grande importanza la misura dell’arresto temporaneo per le attività di pesca anche per il 2012. Il fermo biologico sarà, anche nei prossimi anni, uno strumento decisivo per la conservazione degli stock ittici e con l’intesa raggiunta nelle scorse settimane in sede di Consiglio europeo sulla riforma della Politica comune della pesca abbiamo anche gettato le basi affinché questa misura venga mantenuta anche in futuro”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Mario Catania, ha commentato il decreto che stabilisce le modalità di entrata in vigore del “fermo pesca” per il 2012 che è stato inviato per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Secondo quanto stabilito dal decreto: - Per le navi da pesca autorizzate ad esercitare l’attività di pesca con il sistema strascico e/o volante, iscritte nei compartimenti marittimi da Trieste a Rimini è disposta l'interruzione temporanea obbligatoria delle attività di pesca per quarantatre giorni consecutivi dal 16 luglio al 27 agosto del corrente anno; - Per le navi da pesca autorizzate ad esercitare l’attività di pesca con il sistema strascico e/o volante, iscritte nei compartimenti marittimi da Pesaro a Bari l’interruzione temporanea dell’attività di pesca è disposta per quarantatre giorni consecutivi dal 6 agosto al 17 settembre del corrente anno; - Per le navi da pesca autorizzate ad esercitare l’attività di pesca con il sistema strascico e/o volante, iscritte nei compartimenti marittimi da Brindisi a Imperia è disposta l'interruzione temporanea obbligatoria delle attività di pesca per trenta giorni consecutivi dal 3 settembre al 2 ottobre del corrente anno; - Per le navi da pesca autorizzate ad esercitare l’attività di pesca con il sistema strascico e/o volante, iscritte nei compartimenti marittimi della regione Sardegna e della regione Sicilia, l'interruzione temporanea obbligatoria della pesca ha durata di almeno trenta giorni consecutivi, nel rispetto dei periodi di cui ai piani di gestione in premessa, la cui decorrenza è disposta con provvedimento regionale. Inoltre, sono state intensificate le misure del cosiddetto “dopo fermo” al fine di rafforzare la tutela delle risorse ittiche nell’areale adriatico. Nello specifico è stato stabilito che decorso il periodo di fermo, l’attività di pesca per 10 settimane è consentita solo per 3 giorni a settimana, successivamente solo per 4 giorni a settimana. Infine è previsto che dalla pubblicazione del provvedimento e fino al 31 ottobre 2012 è vietata, nelle acque dei compartimenti marittimi dell'Adriatico, ad eccezione di quelli di Monfalcone e di Trieste, e dello Ionio, la pesca a strascico e/o volante entro una distanza dalla costa inferiore alle 6 miglia ovvero con una profondità d'acqua inferiore a 60 metri. Per quanto riguarda le modalità di erogazione degli aiuti, è previsto che con successivo decreto ministeriale sono determinati i criteri e le modalità di erogazione degli aiuti alle imprese di pesca che effettuano l'interruzione temporanea obbligatoria.