Fonte: Confagricoltura
“Le esportazioni agricole registrano un momento di flessione che giunge dopo un lungo periodo di risultati positivi. Preoccupa il calo complessivo del 2,4%. Lo sottolinea Confagricoltura commentando i dati sul commercio estero a gennaio diffusi oggi dall’Istat.
“Nell’Unione europea – osserva Confagricoltura - è molto positivo l’exploit nel Regno Unito, dove l’export agricolo cresce dell’8,3%; negli altri Paesi, invece, ci sono cali generalizzati (più marcati in Romania -12,5% e Polonia – 11,9%)”.
Per Confagricoltura il momento di affanno delle esportazioni di prodotti come l’ortofrutta italiana (penalizzate anche dal rafforzamento del dollaro sull’euro sul mercato globale) richiedono interventi specifici, diretti a rafforzare il made in Italy che pure ha molto appeal all’estero.
Altri dati: www.agrestetv.it/documenti/commercio_estero_2014.doc
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martedì 18 marzo 2014
COMMERCIO ESTERO, CONFAGRICOLTURA: “L’EXPORT AGRICOLO IN EUROPA CRESCE SOLO NEL REGNO UNITO”
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mercoledì 16 gennaio 2013
COMMERCIO ESTERO, CONFAGRICOLTURA: “LE IMPRESE AGRICOLE PUNTANO SULL’EXPORT. RECUPERATO QUASI DEL TUTTO IL TERRENO PERDUTO NEI PRIMI MESI DELL’ANNO SCORSO”
FONTE: CONFAGRICOLTURA
Le imprese agricole stanno puntando
sull’export. Dalle rilevazioni Istat emerge infatti che le esportazioni dei
prodotti agricoli a novembre 2012 hanno continuato a crescere (+6,5% rispetto a
novembre 2011). Era andata male nel primo quadrimestre 2012 con una punta
negativa ad aprile (-14,3% rispetto al corrispondente mese del 2011); poi è
cominciato il recupero e, nei primi 11 mesi dell’anno, si è quasi del tutto
recuperato il terreno perduto (-0.2% rispetto a gennaio-novembre 2011). Tutto
ciò mentre l’export nel suo complesso, a novembre (rispetto allo stesso mese
del 2011) si attesta a quota +3,6%. Lo sottolinea Confagricoltura, analizzando i
dati Istat diffusi oggi sul commercio estero a novembre.
La situazione dei consumi interni –
osserva Confagricoltura - non offre spiragli di sensibile miglioramento a breve
termine e le imprese agricole nazionali accentuano il processo di integrazione e
di internazionalizzazione per compensare con l’export la flessione del mercato
nazionale.
“Lo sforzo delle imprese agricole
nell’internazionalizzazione sta dando i suoi frutti – conclude Confagricoltura -
servono però adeguate politiche di accompagnamento e la nostra organizzazione è
quotidianamente impegnata in tal senso, per essere al fianco delle imprese che
guardano oltrefrontiera”.
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venerdì 7 dicembre 2012
CENSIS, CONFAGRICOLTURA: OGNI EURO DI PRODOTTO AGRICOLO ESPORTATO GENERA 4 EURO DI EXPORT AGROALIMENTARE
Fonte: Confagricoltura
“Ogni euro di export agricolo ha un effetto trainante e produce ben 4 euro di vendita all’estero di prodotti trasformati. Ciò dimostra che l’agricoltura ‘di punta’ cresce e può svilupparsi ancora di più, con un effetto trainante per la ripresa economica del Paese”. Questo il commento di Confagricoltura alla presentazione del 46° rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese 2012 che, per il capitolo agricoltura, ha condotto un'indagine su aziende medie e grandi associate all’Organizzazione. Certamente, a parere di Confagricoltura, occorre dare il giusto peso economico al settore e decidere d’imboccare la strada della competitività curando i mali ‘endemici’ del sistema agricolo attuale. “L’Italia deve puntare su un’ agricoltura più organizzata, più compatta, meno dispersa sul territorio, fatta di unità produttive dotate di maggiore potere di mercato, capace di promuovere e costruire reti flessibili di conoscenza e di competenze”. Il rapporto presentato dal Censis fa il punto sui più efficaci modelli di organizzazione del tessuto d'impresa e sui sistemi a rete come strumenti per innescare la crescita. “Le nostre imprese associate, meno individualiste, che sono state capaci di attivare un’innovazione non limitata al solo aspetto produttivo e che hanno messo in pratica i vantaggi di lavorare in network – sottolinea Confagricoltura - sono la dimostrazione che l’agricoltura, pur in un contesto di mercato molto difficile, continua a crescere e, comunque, regge meglio alla di crisi”.
“Ogni euro di export agricolo ha un effetto trainante e produce ben 4 euro di vendita all’estero di prodotti trasformati. Ciò dimostra che l’agricoltura ‘di punta’ cresce e può svilupparsi ancora di più, con un effetto trainante per la ripresa economica del Paese”. Questo il commento di Confagricoltura alla presentazione del 46° rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese 2012 che, per il capitolo agricoltura, ha condotto un'indagine su aziende medie e grandi associate all’Organizzazione. Certamente, a parere di Confagricoltura, occorre dare il giusto peso economico al settore e decidere d’imboccare la strada della competitività curando i mali ‘endemici’ del sistema agricolo attuale. “L’Italia deve puntare su un’ agricoltura più organizzata, più compatta, meno dispersa sul territorio, fatta di unità produttive dotate di maggiore potere di mercato, capace di promuovere e costruire reti flessibili di conoscenza e di competenze”. Il rapporto presentato dal Censis fa il punto sui più efficaci modelli di organizzazione del tessuto d'impresa e sui sistemi a rete come strumenti per innescare la crescita. “Le nostre imprese associate, meno individualiste, che sono state capaci di attivare un’innovazione non limitata al solo aspetto produttivo e che hanno messo in pratica i vantaggi di lavorare in network – sottolinea Confagricoltura - sono la dimostrazione che l’agricoltura, pur in un contesto di mercato molto difficile, continua a crescere e, comunque, regge meglio alla di crisi”.
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venerdì 16 novembre 2012
COMMERCIO ESTERO, CONFAGRICOLTURA: “L’EXPORT AGRICOLO CONTINUA A CRESCERE, IN CONTROTENDENZA”
Fonte: Confagricoltura
Le imprese agricole stanno puntando sull’export. Dalle rilevazioni Istat emerge infatti che le esportazioni dei prodotti agricoli a settembre 2012 continuano a crescere su base tendenziale (+5,4% rispetto a settembre 2011). Era andata male nel primo quadrimestre con una punta negativa ad aprile (-14,3% rispetto al corrispondente mese del 2011). Ora si sta recuperando e, nei primi nove mesi dell’anno, si registra un calo dell’export ormai contenuto nell’ordine dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Tutto ciò mentre l’export nel suo complesso, a settembre (rispetto allo stesso mese del 2011), diminuisce del 4,2%. Lo sottolinea Confagricoltura, analizzando i dati Istat diffusi oggi sul commercio estero a settembre. La situazione dei consumi interni – sottolinea Confagricoltura - non offre spiragli di sensibile miglioramento a breve termine e le imprese agricole nazionali accentuano il processo di integrazione e di internazionalizzazione per compensare con l’export la flessione del mercato nazionale. “Lo sforzo delle imprese agricole nell’internazionalizzazione sta dando i suoi frutti – conclude Confagricoltura - servono però adeguate politiche di accompagnamento e la nostra organizzazione è quotidianamente impegnata in tal senso, per essere al fianco delle imprese che guardano oltrefrontiera”.
Le imprese agricole stanno puntando sull’export. Dalle rilevazioni Istat emerge infatti che le esportazioni dei prodotti agricoli a settembre 2012 continuano a crescere su base tendenziale (+5,4% rispetto a settembre 2011). Era andata male nel primo quadrimestre con una punta negativa ad aprile (-14,3% rispetto al corrispondente mese del 2011). Ora si sta recuperando e, nei primi nove mesi dell’anno, si registra un calo dell’export ormai contenuto nell’ordine dell’1,5% rispetto all’anno precedente. Tutto ciò mentre l’export nel suo complesso, a settembre (rispetto allo stesso mese del 2011), diminuisce del 4,2%. Lo sottolinea Confagricoltura, analizzando i dati Istat diffusi oggi sul commercio estero a settembre. La situazione dei consumi interni – sottolinea Confagricoltura - non offre spiragli di sensibile miglioramento a breve termine e le imprese agricole nazionali accentuano il processo di integrazione e di internazionalizzazione per compensare con l’export la flessione del mercato nazionale. “Lo sforzo delle imprese agricole nell’internazionalizzazione sta dando i suoi frutti – conclude Confagricoltura - servono però adeguate politiche di accompagnamento e la nostra organizzazione è quotidianamente impegnata in tal senso, per essere al fianco delle imprese che guardano oltrefrontiera”.
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martedì 16 ottobre 2012
COMMERCIO ESTERO, CONFAGRICOLTURA: “CRESCE A DUE CIFRE L’EXPORT AGRICOLO”
Fonte: Confagricoltura
Le imprese agricole stanno puntando sull’export. La situazione dei consumi interni non offre spiragli di sensibile miglioramento a breve termine e le imprese agricole nazionali accentuano il processo di integrazione e di internazionalizzazione per compensare, con l’export, la flessione del mercato nazionale. Lo sottolinea Confagricoltura, commentando i dati Istat diffusi oggi sul commercio estero ad agosto. Dalle rilevazioni Istat emerge, infatti – osserva con soddisfazione Confagricoltura – che le esportazioni dei prodotti agricoli ad agosto 2012 sono cresciute “a doppia cifra” su base tendenziale (+11,4% rispetto ad agosto 2011). Era andata male nel primo quadrimestre con una punta negativa ad aprile (-14,3% rispetto al corrispondente mese del 2011), ora si sta recuperando e, nei primi otto mesi dell’anno, si registra un calo dell’export ormai contenuto nell’ordine dell’1,9% rispetto all’anno precedente. “Confidiamo – annota Confagricoltura - che a fine anno il totale dell’export agricolo possa crescere”. Decisamente positivo poi, ad avviso dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli, il dato che conferma quello del mese precedente: ad agosto anche l’export agroalimentare è aumentato di oltre il 10% (+10,7%); ad un passo decisamente superiore a quello dell’export nazionale complessivo (+8,4%). “Lo sforzo delle imprese agricole nell’internazionalizzazione sta dando i suoi frutti – conclude Confagricoltura - servono però adeguate politiche di accompagnamento e la nostra organizzazione è quotidianamente impegnata in tal senso, per essere al fianco delle imprese che guardano oltrefrontiera”.
Evoluzione dell'export italiano: www.agrestetv.it/documenti/commercio_estero.doc
Le imprese agricole stanno puntando sull’export. La situazione dei consumi interni non offre spiragli di sensibile miglioramento a breve termine e le imprese agricole nazionali accentuano il processo di integrazione e di internazionalizzazione per compensare, con l’export, la flessione del mercato nazionale. Lo sottolinea Confagricoltura, commentando i dati Istat diffusi oggi sul commercio estero ad agosto. Dalle rilevazioni Istat emerge, infatti – osserva con soddisfazione Confagricoltura – che le esportazioni dei prodotti agricoli ad agosto 2012 sono cresciute “a doppia cifra” su base tendenziale (+11,4% rispetto ad agosto 2011). Era andata male nel primo quadrimestre con una punta negativa ad aprile (-14,3% rispetto al corrispondente mese del 2011), ora si sta recuperando e, nei primi otto mesi dell’anno, si registra un calo dell’export ormai contenuto nell’ordine dell’1,9% rispetto all’anno precedente. “Confidiamo – annota Confagricoltura - che a fine anno il totale dell’export agricolo possa crescere”. Decisamente positivo poi, ad avviso dell’Organizzazione degli imprenditori agricoli, il dato che conferma quello del mese precedente: ad agosto anche l’export agroalimentare è aumentato di oltre il 10% (+10,7%); ad un passo decisamente superiore a quello dell’export nazionale complessivo (+8,4%). “Lo sforzo delle imprese agricole nell’internazionalizzazione sta dando i suoi frutti – conclude Confagricoltura - servono però adeguate politiche di accompagnamento e la nostra organizzazione è quotidianamente impegnata in tal senso, per essere al fianco delle imprese che guardano oltrefrontiera”.
Evoluzione dell'export italiano: www.agrestetv.it/documenti/commercio_estero.doc
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giovedì 27 settembre 2012
FIDUCIA DELLE IMPRESE, CONFAGRICOLTURA: “L’AGRICOLTURA E’ UN SETTORE ANTICICLICO ANCHE NEL SENTIMENT”
Fonte: Confagricoltura
L’agricoltura è un settore anticiclico anche nel sentiment. Lo sottolinea Confagricoltura in relazione alle statistiche sul clima di fiducia delle imprese a settembre, diffuse oggi dall’Istat, da cui emerge che peggiorano le valutazioni degli operatori, con un calo di 3 punti e mezzo (da 79 a 75,5). Dal report Ismea sulla congiuntura agricola, che si riferisce però al secondo trimestre dell’anno, emerge invece un lieve miglioramento del clima di fiducia tra le imprese del settore primario. I pareri relativi all’andamento degli affari aziendali sono risultati più positivi per le imprese vitivinicole e della zootecnia da carne; più negativi invece per quelle della zootecnia da latte e del settore forestale. “Il miglioramento dell’export agroalimentare (+4,7% nei primi sette mesi dell’anno) può aiutare a recuperare ottimismo, a fronte della diminuzione dei consumi interni, ma restano da fronteggiare i problemi dell’aumento dei costi di produzione, del carico fiscale, della burocrazia opprimente, dell’instabilità dei mercati e dei rapporti di filiera”. “Le misure che si stanno mettendo in atto per la crescita non possono trascurare l’agricoltura, per il ruolo ‘centrale’ che svolge per l’economia, l’occupazione ed il progresso sociale. Il settore può dare risposte concrete a patto che sia posto nelle condizioni di farlo.”
L’agricoltura è un settore anticiclico anche nel sentiment. Lo sottolinea Confagricoltura in relazione alle statistiche sul clima di fiducia delle imprese a settembre, diffuse oggi dall’Istat, da cui emerge che peggiorano le valutazioni degli operatori, con un calo di 3 punti e mezzo (da 79 a 75,5). Dal report Ismea sulla congiuntura agricola, che si riferisce però al secondo trimestre dell’anno, emerge invece un lieve miglioramento del clima di fiducia tra le imprese del settore primario. I pareri relativi all’andamento degli affari aziendali sono risultati più positivi per le imprese vitivinicole e della zootecnia da carne; più negativi invece per quelle della zootecnia da latte e del settore forestale. “Il miglioramento dell’export agroalimentare (+4,7% nei primi sette mesi dell’anno) può aiutare a recuperare ottimismo, a fronte della diminuzione dei consumi interni, ma restano da fronteggiare i problemi dell’aumento dei costi di produzione, del carico fiscale, della burocrazia opprimente, dell’instabilità dei mercati e dei rapporti di filiera”. “Le misure che si stanno mettendo in atto per la crescita non possono trascurare l’agricoltura, per il ruolo ‘centrale’ che svolge per l’economia, l’occupazione ed il progresso sociale. Il settore può dare risposte concrete a patto che sia posto nelle condizioni di farlo.”
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lunedì 17 settembre 2012
COMMERCIO ESTERO, CONFAGRICOLTURA: “L’EXPORT AGRICOLO SI CONSOLIDA. LA CRISI SUL MERCATO INTERNO SPINGE I PRODUTTORI A INTERNAZIONALIZZARSI”
Fonte: Confagricoltura
“Continuano a crescere le esportazioni dei prodotti agricoli che a luglio 2012 (rispetto all’analogo periodo del 2011) sono aumentate del 7,2%. Era andata male nel primo quadrimestre con una punta negativa ad aprile (-14,3% rispetto al corrispondente mese del 2011), ora si sta recuperando e, nei primi sette mesi dell’anno, si registra un calo del 3,4%”. Lo sottolinea Confagricoltura, commentando i dati Istat diffusi oggi sul commercio estero a luglio. L’export del nostro agroalimentare cresce più del totale delle esportazioni nazionali sia a luglio (aumento tendenziale a due cifre) che nei primi sette mesi del 2012 (+4,7% contro +4,2%); ed è sempre più trainato dall’export dei prodotti trasformati, anche se l’export di prodotti agricoli mostra segnali positivi. I consumi interni diminuiscono e ciò – osserva Confagricoltura - si ripercuote anche sulle importazioni di prodotti agricoli che calano del 7,3% a luglio e dell’8% nei primi sei mesi del 2012. “La situazione dei consumi interni non offre spiragli di sensibile miglioramento a breve termine; da ciò la necessità per le imprese agricole nazionali di accentuare il processo di integrazione e di internazionalizzazione per riuscire a compensare, con l’export, la caduta del mercato nazionale – rileva Confagricoltura -. Lo sforzo in tal senso delle imprese agricole sta dando i suoi frutti, servono però adeguate politiche di accompagnamento”.
“Continuano a crescere le esportazioni dei prodotti agricoli che a luglio 2012 (rispetto all’analogo periodo del 2011) sono aumentate del 7,2%. Era andata male nel primo quadrimestre con una punta negativa ad aprile (-14,3% rispetto al corrispondente mese del 2011), ora si sta recuperando e, nei primi sette mesi dell’anno, si registra un calo del 3,4%”. Lo sottolinea Confagricoltura, commentando i dati Istat diffusi oggi sul commercio estero a luglio. L’export del nostro agroalimentare cresce più del totale delle esportazioni nazionali sia a luglio (aumento tendenziale a due cifre) che nei primi sette mesi del 2012 (+4,7% contro +4,2%); ed è sempre più trainato dall’export dei prodotti trasformati, anche se l’export di prodotti agricoli mostra segnali positivi. I consumi interni diminuiscono e ciò – osserva Confagricoltura - si ripercuote anche sulle importazioni di prodotti agricoli che calano del 7,3% a luglio e dell’8% nei primi sei mesi del 2012. “La situazione dei consumi interni non offre spiragli di sensibile miglioramento a breve termine; da ciò la necessità per le imprese agricole nazionali di accentuare il processo di integrazione e di internazionalizzazione per riuscire a compensare, con l’export, la caduta del mercato nazionale – rileva Confagricoltura -. Lo sforzo in tal senso delle imprese agricole sta dando i suoi frutti, servono però adeguate politiche di accompagnamento”.
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mercoledì 16 maggio 2012
COMMERCIO ESTERO, CONFAGRICOLTURA: “RIPARTE IL MADE IN ITALY MA NON QUELLO AGRICOLO”
Fonte: Confagricoltura
“Riparte il made in Italy, ma non quello agricolo. Nel primo trimestre dell’anno (rispetto all’analogo periodo 2011) l’export complessivo segna +5,5% mentre quello agricolo registra -5,5%”. Lo sottolinea Confagricoltura commentando i dati Istat diffusi oggi sul commercio estero. Confagricoltura pone poi in evidenza come, complice la crisi e le difficoltà delle famiglie, siano diminuite anche le importazioni di prodotti agricoli (-6,2% nel trimestre). “Preoccupa il dato delle performance delle imprese agricole che non riescono a preservare le loro quote di mercato – conclude Confagricoltura -. E’ necessario sostenere l’attività di internazionalizzazione delle imprese agricole ed agroalimentari italiane in particolare di quelle che, seppure strutturate per l’estero, non riescono a farlo individualmente, e occorre promuovere di più i nostri prodotti ‘primari’ all’estero”.
“Riparte il made in Italy, ma non quello agricolo. Nel primo trimestre dell’anno (rispetto all’analogo periodo 2011) l’export complessivo segna +5,5% mentre quello agricolo registra -5,5%”. Lo sottolinea Confagricoltura commentando i dati Istat diffusi oggi sul commercio estero. Confagricoltura pone poi in evidenza come, complice la crisi e le difficoltà delle famiglie, siano diminuite anche le importazioni di prodotti agricoli (-6,2% nel trimestre). “Preoccupa il dato delle performance delle imprese agricole che non riescono a preservare le loro quote di mercato – conclude Confagricoltura -. E’ necessario sostenere l’attività di internazionalizzazione delle imprese agricole ed agroalimentari italiane in particolare di quelle che, seppure strutturate per l’estero, non riescono a farlo individualmente, e occorre promuovere di più i nostri prodotti ‘primari’ all’estero”.
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mercoledì 18 gennaio 2012
COMMERCIO ESTERO, CONFAGRICOLTURA: “IL 2011 ANNO NERO PER L’EXPORT AGRICOLO. NON ANDAVA COSI’ MALE DAL 2005”
Fonte: Confagricoltura
“Il 2011 si profila una delle peggiori annate dell’export dei prodotti agricoli. Non andava così male dal 2005 (ad eccezione del 2009 che fu un anno particolare, di crisi mondiale)”. Lo sottolinea Confagricoltura sulla base dei dati sul commercio estero a novembre, diffusi oggi da Istat.
“In generale - evidenzia Confagricoltura - nei primi undici mesi del 2011 l’export agricolo registra una pessima performance crescendo del 3,4% quindi molto meno del 10,1% dell’alimentare e dell’11,9% dell’export complessivo; oltre tutto le importazioni agricole, da gennaio a novembre, sono aumentate del 18,9%”.
A novembre - ricorda la nota di Palazzo della Valle - c’è stata una nuova battuta d’arresto per l’export dei prodotti agricoli. Le vendite all’estero avevano cominciato a crescere ad ottobre, dopo i tre mesi estivi in diminuzione, ora sono ritornate in calo (-0,2%).
“Le esportazioni agricole, ed in particolare quelle dell’ortofrutta, stavano procedendo a gonfie vele nel primo trimestre dell’anno - commenta ancora Confagricoltura -; poi si è avuta la battuta d’arresto, soprattutto per l’allarme E.Coli in Germania, con ripercussioni notevoli, perdite di mercati, aumento delle importazioni, crollo delle quotazioni”.
“Dall’impasse dell’export stiamo uscendo a fatica, pur non avendo alcuna responsabilità per quanto avvenuto in Germania; ma vicende come quelle del blocco dei Tir in atto in Sicilia per la protesta degli autotrasportatori sono micidiali per il settore che deve riconquistare la piena fiducia dei mercati internazionali ”.
“Il 2011 si profila una delle peggiori annate dell’export dei prodotti agricoli. Non andava così male dal 2005 (ad eccezione del 2009 che fu un anno particolare, di crisi mondiale)”. Lo sottolinea Confagricoltura sulla base dei dati sul commercio estero a novembre, diffusi oggi da Istat.
“In generale - evidenzia Confagricoltura - nei primi undici mesi del 2011 l’export agricolo registra una pessima performance crescendo del 3,4% quindi molto meno del 10,1% dell’alimentare e dell’11,9% dell’export complessivo; oltre tutto le importazioni agricole, da gennaio a novembre, sono aumentate del 18,9%”.
A novembre - ricorda la nota di Palazzo della Valle - c’è stata una nuova battuta d’arresto per l’export dei prodotti agricoli. Le vendite all’estero avevano cominciato a crescere ad ottobre, dopo i tre mesi estivi in diminuzione, ora sono ritornate in calo (-0,2%).
“Le esportazioni agricole, ed in particolare quelle dell’ortofrutta, stavano procedendo a gonfie vele nel primo trimestre dell’anno - commenta ancora Confagricoltura -; poi si è avuta la battuta d’arresto, soprattutto per l’allarme E.Coli in Germania, con ripercussioni notevoli, perdite di mercati, aumento delle importazioni, crollo delle quotazioni”.
“Dall’impasse dell’export stiamo uscendo a fatica, pur non avendo alcuna responsabilità per quanto avvenuto in Germania; ma vicende come quelle del blocco dei Tir in atto in Sicilia per la protesta degli autotrasportatori sono micidiali per il settore che deve riconquistare la piena fiducia dei mercati internazionali ”.
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