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mercoledì 11 settembre 2013

BIOLOGICO, SI CHIUDE OGGI IL SANA. CONFAGRICOLTURA: “NONOSTANTE LA CRISI CRESCE IL CONSUMO. BISOGNA PUNTARE SUI GRANDI NUMERI”

Fonte: Confagricoltura

“Ci troviamo di fronte ad una vera rivoluzione che porta a considerare il mondo del biologico non più come un settore di nicchia ma, anzi, come una produzione “estesa”, che deve strutturarsi e organizzarsi, che deve saper far fronte alle richieste della trasformazione e della grande distribuzione organizzata con approvvigionamenti certi e costanti. Crediamo nel biologico dei grandi numeri. E’ un settore che deve essere sempre più business”. Lo sottolinea Confagricoltura a conclusione del Sana, il salone internazionale del biologico e del naturale che si chiude oggi a Bologna, commentando i dati sul comparto diffusi da Ismea-Sinab. L’Italia rimane sempre uno dei Paesi più importanti per la produzione e la trasformazione del biologico. In Italia circa il 3% delle aziende totali sono biologiche rappresentando quasi il 9% della superficie agricola utilizzata – pone in evidenza Confagricoltura -. Tra esportazioni e consumi interni il giro d'affari complessivo del biologico ammonta, in Italia, a circa 3 miliardi di euro. La dinamicità del settore è anche testimoniata dall’andamento dei consumi che continuano a crescere. Un dato che rappresenta una rarità in un panorama nazionale che sul fronte dei consumi mostra andamenti fortemente negativi in tutti i settori, alimentare compreso. L’Organizzazione degli imprenditori agricoli rileva che le aziende italiane che trasformano il prodotto biologico sono diminuite nell’ultimo anno del 9,2%, mentre è aumentato il numero d’importatori nel 2012 di circa il 30%, portando di conseguenza ad un aumento del consumo di biologico non prodotto in Italia. “E’ un dato – conclude Confagricoltura - che dovrà essere monitorato con attenzione per evitare che a fronte di un mercato del biologico in forte espansione, ci sia da parte delle aziende agricole italiane un minor interesse ad investire nel settore”.

venerdì 6 settembre 2013

DE GIROLAMO: LA SOSTENIBILITÀ È UN ELEMENTO FONDAMENTALE PER IL FUTURO, IL BIOLOGICO ITALIANO È UN ESEMPIO POSITIVO

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

“Vengo con grande convinzione a questo convegno che di fatto inaugura Sana, perché i temi trattati oggi sono fondamentali. È una grande occasione per riflettere, perché per troppo tempo la sostenibilità è stata considerata appannaggio di alcuni e non di altri. Invece il rispetto dell’ambiente è una responsabilità di tutti, perché abbiamo il dovere di preservarlo per le future generazioni. In tale prospettiva Expo assume ancora maggiore importanza e il biologico non può essere assente”. Così il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Nunzia De Girolamo è intervenuta a Bologna al convegno "Verso l'EXPO 2015 - Nutrire il pianeta in modo sostenibile. L'innovazione nei modelli di produzione e consumo per il diritto alla giusta alimentazione", che anticipa l’inaugurazione della manifestazione SANA 2013. “L’evento di Milano non è una fiera, ma una grande vetrina per tutto il Paese e un’occasione per riflettere e sensibilizzare su temi cruciali legati a cibo e alimentazione come le problematiche relative alla malnutrizione, alle cattive abitudini alimentari e agli sprechi alimentari”. “Le sfide che ci attendono sono tante – ha proseguito De Girolamo – e il settore biologico ci ha dato un esempio importante di cui tenere conto. Ha saputo, con la sua crescita, spezzare il pregiudizio che vuole la sostenibilità contrapposta alla produttività e alla competitività”. “Un’altra grande urgenza da affrontare – ha sottolineato ancora il Ministro – è quella della lotta alle contraffazioni, ai fenomeni fraudolenti che ci colpiscono. Anche il biologico italiano, forte dei propri successi di mercato, non ne è stato esente. C’è stata però una risposta da parte delle istituzioni, del mondo delle imprese, degli enti di controllo, delle associazioni. Penso, ad esempio, agli interventi per introdurre il codice doganale specifico per prodotti biologici importati da Paesi terzi o al progetto di informatizzazione delle procedure per ottenere lo status di operatore biologico e favorire la trasparenza. Non possiamo però abbassare la guardia per continuare a tutelare i consumatori ed i produttori biologici onesti. Tanto più oggi che il bio è diventato un'opportunità importante, specialmente in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo”. “Una risposta a questa crisi l'abbiamo proprio sotto i piedi ed è la terra. Sono molte le cose da fare – ha concluso il Ministro – e per vincere deve esserci un lavoro di squadra, mi riferisco in particolare all’attuazione della Pac, così come alla politica agricola nazionale da scrivere e anche alla semplificazione. Il Ministero sta lavorando proprio in queste ore a un pacchetto semplificazione per liberare le nostre aziende da una burocrazia soffocante. Ma per farlo serve l’aiuto anche delle organizzazioni di categoria. Il mio impegno e il mio auspicio sono di affrontare le sfide future con contributo di tutti, per restituire i sogni alle generazioni che verranno. Per centrare l’obiettivo dobbiamo puntare sulla qualità che è nel Dna della nostra agricoltura e del Made in Italy”.