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giovedì 11 dicembre 2014

COLDIRETTI: E’ ALLARME PER IL MIELE ITALIANO. SOS PER ARRIVO PARASSITA KILLER DELLE API

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Quasi dimezzata la produzione 2014 di miele a causa del clima bizzarro ed ora è allarme per l’arrivo di un insetto killer delle api, l’Aethina Tumida, che dopo il nord america è stato già segnalato anche in Italia. Per Coldiretti è necessario prevedere una rete di protezione per gli apicoltori colpiti

La produzione Made in Italy di miele di acacia, castagno, di agrumi e mille fiori è quasi dimezzata (-50 per cento) per effetto del clima ed è allarme per l’arrivo in Italia dell’insetto killer delle api che mangia il miele, il polline e, soprattutto la covata annientando la popolazione di api o costringendola ad abbandonare l'alveare. E’ la Coldiretti a lanciare l’allarme per l’arrivo in Italia del coleottero Aethina tumida della famiglia dei Nititulidi che aveva già invaso il Nord America alla fine degli anni '90 provocando ingenti danni al patrimonio apistico, con livelli di infestazione mai riscontrati in Africa, sua zona di origine. Sono stati già distrutti - sottolinea la Coldiretti - circa 3000 apiari situati nelle zone dei focolaid’infezione del coleottero in Calabria e in provincia di Siracusa, con conseguenti danni economici di natura diretta ed indiretta quantificabili in milioni di euro, dall’analisi di un primo bilancio delle aziende colpite dal provvedimento di abbattimento per l’eradicazione del coleottero Aethina tumida. Inoltre, a seguito del venir meno delle api sul territorio, si prevedono conseguenze anche per gli agricoltori per la carenza d’impollinazione delle colture agrarie. Gli apicoltori – riferisce la Coldiretti - non possono spostare gli apiari indenni nel raggio di 20 chilometri da dove è stato riscontrato il primo focolaio, né possono far rientrare gli apiari nella zona di restrizione, quindi senza poter effettuare spostamenti e senza api, nella prossima stagione produttiva non potranno produrre miele. “Al fine di cercare di mantenere il tessuto economico e sociale del territorio è necessario intervenire a sostegno delle aziende gravemente colpite attraverso strumenti che ne possano sostenere la ripresa dell’attività economica” ha chiesto il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo in una lettera inviata al Ministro per le Politiche Agricole Maurizio Martina nel sottolineare che “a tale scopo, vista l’esiguità del regime de minimis in agricoltura, pari a 15 mila euro ad azienda, risulta fondamentale intervenire attraverso un idoneo regime di aiuto di Stato da comunicare o notificare a Bruxelles secondo la recente normativa sugli aiuti di Stato definitadal Regolamento UE n.702/2014”.

giovedì 4 dicembre 2014

APICOLTURA, OLIVERO: LAVORIAMO PER PIANO DI TUTELA A LUNGO TERMINE

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che le problematiche che affliggono il settore apistico sono da tempo oggetto di attenzione da parte degli uffici competenti ed in questa fase sono valutate con particolare determinazione. Riguardo all’emergenza Aethina tumida, lo scorso 1 dicembre si è tenuto un incontro presso il Ministero della Salute con la partecipazione del Mipaaf, del Ministero dell’Ambiente, dei responsabili scientifici del Consiglio per la ricerca in agricoltura, delle associazioni apistiche, delle organizzazioni professionali e degli Assessorati competenti delle regioni Calabria e Sicilia. A seguito dell’esame dei dati più recenti sulla diffusione del coleottero nelle regioni coinvolte, è stato deciso di convocare una specifica riunione l’11 dicembre prossimo per discutere le misure di emergenza individuate. Si rende noto infine che il Vice Ministro Andrea Olivero, che ha delega sulla materia, ha risposto oggi pomeriggio alle interrogazioni sullo stesso tema dichiarando “Ritengo indispensabile lanciare un piano di tutela dell’apicoltura a più lungo termine, anche mediante il rafforzamento degli strumenti già in atto in base alla legge 313/2004”. Sul tavolo di lavoro ci sono diverse azioni concrete: - la messa a punto dell’anagrafe apistica in collaborazione con il Ministero della Salute, che attraverso la conoscenza della realtà produttiva, consenta di prevenire e intervenire tempestivamente con strumenti idonei alle emergenze, come quello dell’Aethina tumida; - la realizzazione di un’attività di ricerca, informazione e formazione, attraverso la sperimentazione di strumenti di diagnosi e di lotta; - la tutela delle api regine di origine autoctona (l’ape ligustica e l’ape sicula); - la promozione del miele di produzione nazionale.