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martedì 5 agosto 2014

PESCA, API (CONFAGRICOLTURA): BUROCRAZIA E CANONI DEMANIALI MARITTIMI IMPEDISCONO LO SVILUPPO DI UN SETTORE STRATEGICO. APPREZZAMENTO PER IL PIANO MINISTERIALE IN 5 AZIONI

Fonte: Confagricoltura

Un Dossier sui Canoni demaniali marittimi è stato consegnato da Antonio Trincanato, direttore dell’Api (Associazione dei piscicoltori italiani di Confagricoltura) al ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina ed al sottosegretario con delega alla Pesca e all'Acquacoltura Giuseppe Castiglione in occasione della loro visita ad “Acqua Azzurra”, l’innovativo impianto di acquacoltura di Pachino (Siracusa). Il dossier reca una serie di proposte per la semplificazione burocratica, tra cui l’attivazione di uno "sportello unico" per l'esercizio dell'attività di acquacoltura. Martina e Castiglione hanno assicurato l'impegno del ministero ad adoperarsi per risolvere l’annoso problema dei canoni demani marittimi per le imprese di acquacoltura. L’Api ha anche apprezzato la volontà di sburocratizzare il settore e l’iniziativa di costituire una task force con le Regioni per ricercare soluzioni rapide ed efficaci al fine di evitare il rischio di disimpegno delle risorse del Fondo europeo per la pesca (FEP), non ancora spese. Nel corso della visita Martina e Castiglione hanno potuto osservare la complessità e la tecnologia che caratterizza un allevamento ittico, apprezzando l'impegno dell’amministratore delegato Salvatore Puglisi Cosentino e degli imprenditori del comparto in generale, che riescono a fare impresa, contribuendo a ridurre il deficit nazionale di prodotti ittici, nonostante le difficoltà. La visita ad “Acqua Azzurra” ha dato l’opportunità a Martina di presentare il piano ministeriale "in cinque azioni" che intende attivare per la pesca e l'acquacoltura, a sostegno dell'occupazione e del reddito dei nostri pescatori e per il rilancio di un settore strategico per il nostro Paese.

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