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venerdì 8 agosto 2014

CIA FERRARA: IL 2014 RISCHIA DI ESSERE UNA CATASTROFE PER L’AGRICOLTURA FERRARESE.

Fonte: Cia Ferrara  

Le precipitazioni di luglio ormai sono da considerare una calamità per le aziende agricole.

A causa di piogge e temporali, che sono arrivati continuamente per tutto il mese di luglio, gli agricoltori segnalano pesanti danni alle colture in atto, ai prodotti agricoli in via di maturazione e quelli in corso di raccolta. Si registrano danni agli ortaggi di stagione, pomodori, melanzane, meloni, patate, aglio ed altre verdure ancora in campo, ma anche uva e frutta risentono pesantemente gli effetti delle precipitazioni. “La Cia di Ferrara – ha dichiarato il presidente Lorenzo Boldrini – a fronte di precipitazioni del tutto eccezionali (+75% media luglio), ritiene che ci siano tutte le condizioni per avviare le procedure per la dichiarazione dello stato di calamità per gran parte del territorio” “Tante le imprese danneggiate. I produttori di grano avevano già segnalato una situazione insostenibile. Le precipitazioni record che si sono susseguite hanno sconvolto i normali cicli stagionali delle campagne, oltre a provocare danni diretti alle colture. Dopo che nei mesi scorsi si era parlato di un anno senza inverno, ora ci troviamo dinanzi ad un anno senza estate. Il ciclo biologico delle piante risente di queste anomalie.” “L’esempio del pomodoro è molto esplicativo di questa pesante situazione climatica - precisa il presidente Cia -. Le varietà in maturazione, come il “datterino” da tavola, oppure la varietà più precoci in raccolta, presentano gravi problemi perché non possono sopportare nessun tipo di lavorazione. Con tutta la pioggia assorbita, il pomodoro scoppia e le fabbriche fanno scarti altissimi o rifiutano il ritiro del prodotto. Se la stagione non si assesta, si rischia tutta la produzione da industria. Come se non bastasse con queste temperature stagionali e le piogge persistenti, ci sono le condizioni ideali per il proliferare di malattie come peronospora e batteriosi, questo comporta per le aziende, ulteriori costi di difesa fitosanitaria ed il rischio di perdita del prodotto.” La Cia di Ferrara valuta che in questo periodo per le colture estive è possibile fare solo una stima dei danni, i dati del mese di luglio sono già esplicativi, ma molto dipenderà dall’andamento climatico dei prossimi giorni, ad esempio le colture di aglio, uva e patata sono a forte rischio. L’aglio, prodotto ferrarese DOP, ha già perso il 25% della produzione, ma se resta l’umidità di questo periodo che non permette l’essicazione, diventerà impossibile la commercializzazione, invece la raccolta delle patate attualmente è ferma, a causa del ristagno d’acqua nei campi, quando si riuscirà ad iniziare potranno esserci sorprese poco gradite, mentre infine per la vite sono, per ora, plausibili mancanza di qualità e di prodotto, che potranno essere verificate solo alla vendemmia. “Le ripercussioni del clima si sono abbattute anche sulla commercializzazione dei classici prodotti estivi che hanno visto il crollo dei prezzi in campagna di meloni, cocomeri, pere e pesche – conclude Lorenzo Boldrini – Questi, anche se non sono danni tecnico produttivi, stanno facendo diventare il 2014, come nel 2012, “Annus Horribilis” per l’agricoltura ferrarese. Scarse produzioni che si associano a prezzi minimi, stanno mettendo in ginocchio varie aziende anche importanti. Non possiamo accettare questa situazione, chiediamo che la prossima programmazione per l’agricoltura, contenga nuovi strumenti di gestione del rischio di natura economico-finanziaria, oltre a quelli strutturali, strumenti per ripristinare il potenziale produttivo agricolo danneggiato e vogliamo inoltre che vengano introdotte adeguate misure di prevenzione e salvaguardia dei rischi.”

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