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giovedì 14 maggio 2015

CONFAGRICOLTURA CHIEDE CHE IL PSR DELL'EMILIA-ROMAGNA PUNTI SUL BIOLOGICO

Fonte: Confagricoltura Emilia-Romagna

PARISINI (CONFAGRICOLTURA): “BIO IN NETTA CRESCITA, +17,3% NEL 2014; CHE IL PSR SUPPORTI IL SETTORE ATTRAVERSO RICERCA E FORMAZIONE ORIENTANDOSI SEMPRE PIÙ DALLA LOTTA INTEGRATA VERSO IL BIOLOGICO”

Bologna, 14 maggio 2015 – “Portiamo all’Expo la vera agricoltura biologica dell’Emilia Romagna che è un comparto in netta crescita (+ 17,3 nel 2014). Occorre che il Piano regionale di Sviluppo Rurale supporti il settore attraverso ricerca e formazione, orientandosi sempre più dalla lotta integrata verso il biologico”. E’ il commento di Paolo Parisini, responsabile Sezione Biologica regionale di Confagricoltura, a margine della riunione sul settore biologico svoltasi ieri a Roma. “Il mercato interno, e soprattutto mondiale – prosegue Parisini - continua a chiedere biologico e il problema, oggi, è proprio quello di organizzare meglio la produzione delle materie prime bio che stanno peraltro alla base delle principali produzioni DOP e IGP emiliano romagnole”. Poi rivolge un appello ai produttori biologici dell’Emilia Romagna, invitandoli “a fare sistema e ad unirsi sotto l’egida dell’Associazione dei produttori biologici e biodinamici dell’Emilia Romagna (Pro.B.E.R), l’unica realtà in grado di sostenere in regione lo sviluppo del comparto ed affiancare gli agricoltori nel loro processo di crescita”. E alle Istituzioni regionali dice: “Tra i nodi da affrontare: le difficoltà nel trovare ed utilizzare sementi biologiche, nell’ottica anche della biodiversità e nel mettere in rete le esigenze degli allevatori biologici a rifornirsi di alimenti bio con quelle dei produttori; infine, la morsa burocratica che strangola le aziende biologiche”.

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