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martedì 18 novembre 2014

EMERGENZA MALTEMPO, GUIDI (CONFAGRICOLTURA): ”INGENTISSIMI I DANNI ALL’AGRICOLTURA. IL TERRITORIO ITALIANO VA MESSO IN SICUREZZA”

Fonte: Confagricoltura

L’abbandono dell’attività agricola in zone svantaggiate e la pesante cementificazione hanno reso diverse migliaia di comuni ad alta criticità idrogeologica. “La messa in sicurezza del territorio è un problema strettamente collegato al contenimento della cementificazione, all’ impermeabilizzazione del suolo agricolo e alla salvaguardia del paesaggio rurale, risorsa fondamentale anche per lo sviluppo del turismo”. Lo sottolinea il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi, a seguito dei danni che stanno provocando alluvioni e frane. “Il dissesto idrogeologico ci costa, ogni anno, un tributo anche di vite umane inaccettabile – prosegue Guidi -. Va affrontata urgentemente la messa in sicurezza del territorio. La difesa delle popolazioni e degli insediamenti in presenza di piogge intense non è più rinviabile. Quanto sta accadendo a seguito dei mutamenti climatici e dell’emergenza maltempo deve spingere il governo ad intervenire con decisione e tempestività, con misure adeguate”. “Di anno in anno l’Italia è diventata un paese a rischio. Questa è - per il presidente di Confagricoltura - l’altra faccia del nostro debito pubblico. Per riparare i danni fatti negli anni si spenderà sicuramente molto di più di quanto sarebbe costata la prevenzione, ma la messa in sicurezza accettabile del territorio italiano non è più rinviabile”. A subire il maltempo sono tutte le attività agricole. “Sono ingentissimi – conclude Mario Guidi - i danni a coltivazioni, strutture ed infrastrutture, in particolare in Liguria, dove è stato chiesto lo stato di calamità. Tutta la regione è stata colpita, dall’entroterra di Genova allo spezzino. Sono state danneggiate le coltivazioni sotto serra della piana di Albenga e molte in pieno campo dell’estremo Ponente; c’è forte timore per ulteriori frane sul territorio e sui terrazzamenti utilizzati per olivicoltura e vitivinicoltura. Gravissimi problemi si registrano anche in Lombardia, Piemonte, Emilia Romagna e lungo tutta l’Italia. Mentre i nostri tecnici stanno valutando la situazione sul territorio, desideriamo esprimere alle imprese agricole colpite la nostra solidarietà ed il massimo impegno nell’essere al loro fianco per sensibilizzare le Istituzioni”.

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