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giovedì 6 novembre 2014

CONFAGRICOLTURA FERRARA: APPROVATO IL DECRETO SULLA RIFORMA PAC 2014-2020. IL 12 NOVEMBRE INCONTRO A BUONACOMPRA CON GLI ASSOCIATI.

Fonte: Confagricoltura Ferrara

 Il Consiglio dei Ministri della scorsa settimana ha approvato il testo del Decreto Ministeriale che dà attuazione alla Riforma della Politica Agricola 2014-2020. Può quindi considerarsi terminato il lungo periodo di formazione dell'impalcatura nazionale della nuova PAC che entrerà in funzione con l’annata agraria 2015? Purtroppo no. Il decreto rappresenta solo un ulteriore passo in avanti verso il completamento del percorso avviato con la pubblicazione dei regolamenti comunitari e di fatto contiene e ufficializza alcune importanti decisioni che però erano già state “acquisite” nelle scorse settimane, sulla base delle bozze di decreto che già da tempo circolavano. Si ha quindi conferma che per il 2015 sarà considerato agricoltore attivo, oltre a chi risulta essere iscritto all'INPS, anche chi possiede una Partita IVA. Dal 2016 tale ultimo requisito non sarà sufficiente, essendo necessaria anche la dichiarazione annuale IVA. Di significativo, oltre alla già scontata adozione del sistema di convergenza del valore dei titoli effettuato secondo il modello cosiddetto all'irlandese, sono le indicazioni legate alle modalità di accesso alla Riserva Nazionale. Sul fronte del greening, uno degli aspetti che si sta rivelando particolarmente complesso e la cui applicazione a livello aziendale presenta ancora non poche asperità e incertezze, il decreto definisce quali colture possono essere qualificate come “azotofissatrici” e come tali utilizzabili come aree ad interesse ecologico, che come è noto devono rappresentare, nelle aziende con più di 15 ettari, almeno il 5% della superficie a seminativo (fatto salvo l'applicazione dei fattori di ponderazione). Il decreto si occupa in buona parte della descrizione della cornice di attuazione del complesso sistema degli aiuti accoppiati. Tali aiuti sono destinati a diverse produzioni, fra le quali, limitandosi ad indicare le colture di rilevanza per la provincia di Ferrara, soia, pomodoro, riso, barbabietola da zucchero, oltre a talune produzioni zootecniche. Questi e svariati altri aspetti di carattere normativo (quali l'applicazione del cosiddetto “guadagno insperato” o la corretta gestione delle possibili “clausole contrattuali” da utilizzare in caso di vendita o affitto dei terreni, ) saranno oggetto del programmato incontro, fissato per il prossimo 12 novembre a Buonacompra, in via Bondenese 133 presso la Sala Polivalente, che Confagricoltura Ferrara avrà con i propri associati dell' Alto Ferrarese, ma aperto a tutte le aziende associate all’Organizzazione, che si inserisce nell'intenso programma di riunioni, avviatosi già dallo scorso gennaio, e finalizzato a fornire il più completo grado di informazione alle aziende agricole ferraresi.

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