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lunedì 30 giugno 2014

COLDIRETTI: BENE L’AVVIO DEI LAVORI DELLA COMMISSIONE ANTICONTRAFFAZIONE

Fonte: Coldiretti Ferrara

Per il presidente di Coldiretti, Roberto Moncalvo, è positivo per l’Italia e per il Made in Italy, che si pongano in atto iniziative anche parlamentari per la lotta all’abusivismo ed alla contraffazione che sottraggono miliardi di euro di fatturato alle imprese italiane.

E' una buona notizia per l’Italia dove la contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari fa perdere al vero Made in Italy miliardi di euro di fatturato che potrebbero generare reddito e lavoro in un difficile momento di crisi. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare positivamente l’avvio dell’operatività della Commissione parlamentare di inchiesta sui fenomeni della contraffazione, della pirateria in campo commerciale e del commercio abusivo che ha proceduto alla propria costituzione, eleggendo Presidente Mario Catania, vicepresidenti Colomba Mongiello e Francesco Cariello; eletti segretari Angelo Senaldi e Vincenzo Garofalo. La lotta alla contraffazione e alla pirateria rappresentano per le Istituzioni - sottolinea Moncalvo - un’area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e per tornare a crescere. Il Made in Italy è un settore di punta della nostra economia ed attrae significativi investimenti, ma costituisce anche - denuncia Moncalvo - un ambito privilegiato per i profitti che possono essere ricavati da iniziative di usurpazione dei valori e dell’identità delle nostre produzioni territoriali. L’aver messo nuovamente in campo la Commissione di inchiesta significa introdurre delle priorità di intervento colmando lacune normative e, soprattutto, apprestando adeguata attenzione a misure con significativa efficacia deterrente. La scelta di autorevoli rappresentanti, di chiara competenza nel settore agroalimentare, a dirigere un organismo parlamentare deputato ad affrontare le problematiche del crimine rispetto atutti gli ambiti produttivi costituisce, inoltre - conclude Moncalvo - un significativo riscontro della priorità con cui da tempo il settore affronta la questione della trasparenza.

venerdì 27 giugno 2014

COLDIRETTI: SANZIONI DI 30MILA EURO CONTRO I CAMPI ILLEGALI O.G.M.

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Basta con le scuse: con il decreto legge 91, sono state introdotte le sanzioni per i trasgressori alle norme che vietano le coltivazioni OGM in pieno campo.

Non ci sono più scuse: il decreto legge del 24 giugno 2014, n. 91 ha finalmente previsto le sanzioni a carico dei trasgressori. E' quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che da ora in poi, chi intende seminare OGM in violazione delle norme che ne vietano la coltivazione, deve sapere che potrà andare incontro alla reclusione da sei mesi a tre anni e potrà essere sanzionato con una multa che può arrivare anche a trentamila euro. Alle Regioni - precisa la Coldiretti - spetterà di definire, nell’ambito del proprio territorio, e sulla base dei rilievi effettuati dagli organi di polizia giudiziaria, modalità e tempi delle misure che il trasgressore dovrà adottare, a proprie spese, per rimuovere le coltivazioni vietate. La disposizione contenuta nel decreto legge chiude finalmente il cerchio intorno ad una vicenda allarmante che tante preoccupazioni ha sollevato negli ultimi tempi tra i numerosi agricoltori contrari agli Ogm: si tratta di un risultato importante, che si aggiunge a quelli conseguiti di recente nelle aule giudiziarie davanti al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato. E anche in quelle occasioni Coldiretti c’era, insieme con altre organizzazioni della Task force per un’Italia libera da Ogm, per difendere le produzioni agroalimentari tipiche italiane.

COLDIRETTI: PAGAMENTI PER 200 MLN ALLE AZIENDE SONO OSSIGENO PER AGRICOLTURA

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Coldiretti esprime soddisfazione per lo sblocco del pagamento di importati risorse alle aziende agricole che avverrà nei prossimi giorni, dopo il via libera da parte del Ministero ad AGEA.

Una boccata di ossigeno per le imprese agricole destinatarie dei pagamenti che risponde alle nostre continue sollecitazioni per sbloccare la situazione nei ripetuti incontri con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al quale va un sincero ringraziamento. E’ quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare l’annuncio del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali che a seguito del completamento delle attività di controllo, dopo un primo sblocco di 81,5 milioni di euro, Agea ha disposto il pagamento di ulteriori 117 milioni che circa 60.000 aziende agricole vedranno accreditati sui propri conti correnti fra il 3 e il 4 luglio prossimi. Si tratta di un ottimo inizio per il neo Commissario dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) Stefano Antonio Sernia con il quale – conclude Moncalvo - siamo pronti a collaborare anche in vista degli importanti appuntamenti che ci attendono con la riforma della Politica Agricola Comune(Pac).

AGRINSIEME: SBLOCCATI I FONDI COMUNITARI DA PARTE DI AGEA. ENTRO LUNEDI’ 30 GIUGNO I PAGAMENTI AGLI AGRICOLTORI

Fonte: Agrinsieme

“Finalmente sbloccati i pagamenti da parte di Agea agli agricoltori degli 81,5 milioni di euro di fondi della politica agricola comune, che avverranno entro i termini fissati per il prossimo 30 giugno”. Agrinsieme esprime apprezzamento per la conferma degli impegni assunti dal ministro Martina per rimuovere la situazione di stallo, che si protraeva da troppo tempo. “Risolvere questa incresciosa situazione, che ha creato problemi agli agricoltori in un periodo di enorme difficoltà come quello attuale – continua il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – è stato importante. Che le domande degli agricoltori fossero rimaste così a lungo inevase per un vero e proprio blocco di istruttoria amministrativa, il codice D12, è stato gravissimo”. Secondo Agrinsieme, per evitare che in futuro si ripetano situazioni di questo tipo, sarà comunque necessario approfondire, con la politica e le istituzioni, le urgenti difficoltà del settore relative al funzionamento dell’Agea.

MIPAAF, PAC: DOPO LO SBLOCCO DI 81,5 MILIONI DI EURO IN PAGAMENTO PREMI PER ULTERIORI 117 MILIONI

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che a seguito del completamento delle attività di controllo, dopo un primo sblocco di 81,5 milioni di euro, Agea ha disposto il pagamento di ulteriori 117 milioni che circa 60.000 aziende agricole vedranno accreditati sui propri conti correnti fra il 3 e il 4 luglio prossimi. “Siamo riusciti a sbloccare – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina –, grazie anche al lavoro di Agea, una parte importante dei pagamenti degli aiuti PAC, rispondendo così alle esigenze delle aziende agricole. Prosegue il nostro impegno per il sostegno della competitività del settore e per assicurare un rapporto sempre più efficiente tra pubblica amministrazione e imprese del comparto agroalimentare”.

INDIGENTI, MIPAAF: AVVIATE LE PROCEDURE PER LA FORNITURA DI AIUTI ALIMENTARI PER 10 MILIONI DI EURO

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che AGEA ha pubblicato oggi sul proprio sito www.agea.gov.it i bandi delle gare per la fornitura di aiuti alimentari agli indigenti. In particolare, sono state avviate le procedure per l’acquisto di pasta e pastina per complessivi € 8,4 milioni (base d’asta Tonn. 12mila, ripartite in 4 lotti) e di farina per complessivi € 1,123 milioni (base d’asta Tonn. 2,74 mila, ripartite in 2 lotti). Le gare avranno luogo presso la sede dell’Agenzia il 5 agosto 2014. “Ho chiesto al Commissario Straordinario di Agea Stefano Sernia – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – di avviare con la massima urgenza le procedure di gara per il reperimento di prodotti alimentari da destinare agli indigenti che vivono su tutto il territorio nazionale. Si tratta di oltre 4 milioni di nostri concittadini che soffrono di povertà alimentare ed è nostro dovere non lasciarli indietro. Stiamo lavorando con gli Enti caritativi per sopperire alle necessità e il primo impegno di risorse per circa 10 milioni di euro va in questa direzione. Con il Ministero del Lavoro stiamo lavorando ad un piano organico di assistenza alimentare con oltre 400 milioni di euro di stanziamenti per i prossimi anni utilizzando i budget messi a disposizione anche dall’Unione europea”.

FRODI, AGRINSIEME: “E’ IMPORTANTE CHE UN ORGANISMO ISTITUZIONALE VIGILI E INDAGHI PER SALVAGUARDARE IL MADE IN ITALY”. AUGURI AL PRESIDENTE MARIO CATANIA.

Fonte: Agrinsieme

Agrinsieme ha accolto con favore la nomina di Mario Catania a Presidente della Commissione d’indagine della Camera dei Deputati sulla contraffazione. “La contraffazione del Made Italy è un problema che riguarda in modo particolare l’agroalimentare – ha commentato il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative Agroalimentari – ed è importante che il compito di vigilare ed indagare sul fenomeno sia affidato ad organismo istituzionale.” Al Presidente Catania e ai componenti della Commissione Agricoltura che vi fanno parte vanno gli auguri di Agrinsieme, con l’auspicio del coordinamento di essere al più presto ascoltato, per portare un fattivo contributo al complesso lavoro che la Commissione si appresta ad iniziare che, secondo Agrinsieme, dovrà essere volto anche a rendere più semplice ed efficiente il sistema dei controlli.

giovedì 26 giugno 2014

LA POLIZIA PROVINCIALE SANZIONA CHI HA DISTRUTTO HABITAT NATURALI

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Nel corso di un sopralluogo durante le operazioni di messa a dimora di un nuovo pioppeto in area golenale nel comune di Berra, la Polizia provinciale ha rilevato uno sbancamento di duna sabbiosa delle dimensioni di oltre 200 metri per un’altezza di due metri e mezzo, con conseguente distruzione, quasi totale, delle essenze arboree ed arbustive presenti lungo il ciglio del fiume Po, alcune delle quali finite nel corso del fiume. Un’attività risultata senza autorizzazione ed effettuata in area sottoposta a tutela paesaggistica, con il coinvolgimento di due distinte superfici di habitat di interesse comunitario. Nello specifico, poi, la legge vieta espressamente a proprietari, possessori o detentori di immobili ed aree di interesse paesaggistico, la distruzione o la modifica di valori paesaggistici protetti. Perciò gli agenti della Provincia, oltre a bloccare i lavori in atto con conseguente riduzione del potenziale danno, hanno denunciato i due proprietari dell’azienda ai quali è stata elevata una sanzione amministrativa di seimila euro. Inoltre, sempre secondo la norma, oltre al pagamento dell’ammenda, i proprietari saranno obbligati al ripristino delle essenze arboree asportate. “È stato – commenta il comandante della polizia provinciale Claudio Castagnoli – un intervento a tutela del nostro patrimonio paesaggistico e a questo proposito è buona abitudine se i cittadini che venissero a conoscenza di azioni analoghe a danno del nostro ambiente le segnalassero all’autorità di polizia”.

OGM: LA POLITICA CI DEVE DELLE RISPOSTE I PRESIDENTI REGIONALI DI CONFAGRICOLTURA SONO CON LA SEN. CATTANEO E RIBADISCONO: È ORA CHE LA QUESTIONE OGM VENGA AFFRONTATA SENZA PREGIUDIZI IDEOLOGICI MA SECONDO UNA LOGICA SCIENTIFICA E IMPRENDITORIALE

Fonte: Confagricoltura

Confagricoltura Veneto, Lombardia, Friuli, Piemonte, Emilia Romagna, Campania e Puglia si uniscono all’appello dei 700 agricoltori che hanno scritto alla Senatrice Prof.ssa Elena Cattaneo, manifestando il loro desiderio di vedere riaperta la ricerca sugli organismi geneticamente modificati in Italia e di poterli coltivare. “Chiediamo da tempo che non si abbandoni la ricerca in questo settore,” dichiarano i vertici regionali di Confagricoltura. “L’Italia vanta una scuola di genetica di caratura mondiale, è assurdo non lasciarla lavorare perché ci dia delle risposte certe, calate nel nostro contesto rurale.” L’associazione degli agricoltori concorda con le parole della Senatrice: gli appezzamenti coltivati a mais Ogm in Friuli sono un’occasione preziosa, agli istituti di ricerca deve venir data la possibilità di verificare in quei campi coesistenza, sanità della granella Ogm, rispetto della biodiversità. Inoltre tali coltivazioni Ogm potrebbero essere utilizzate per fare della corretta divulgazione fra gli addetti ai lavori e dell’informazione scevra da pregiudizi rivolta ai consumatori e ai cittadini. “La Sen. Cattaneo ha scritto in questi giorni a tutti i suoi colleghi parlamentari, per coinvolgerli affinché venga affrontata la questione. Chiediamo che la politica approfitti di questo momento in cui le ideologie sono state finalmente messe da parte per avvicinarsi alle richieste dei maiscoltori e dei ricercatori con serenità.” La coesistenza fra coltivazioni convenzionali e Ogm è possibile e rispettata nei Paesi che si avvalgono di questa tecnologia, come per es. la Spagna. “Non dimentichiamoci,” dichiarano, "che più Ogm significa meno chimica. Noi italiani, come gli spagnoli, siamo infestati dalla piralide che causa cali produttivi e granella di scarsa qualità, talvolta invendibile. E’ un problema che il resto d’Europa non ha. La politica non può continuare a ignorarlo.” “Confagricoltura è il sindacato delle imprese e le imprese devono essere lasciate libere di scegliere come produrre. Non è affatto complicato far sì che Ogm, biologico e tradizionale possano coesistere nel rispetto l’uno dell’altro.” D’altra parte, ricordano i presidenti, l’agroalimentare italiano, con i suoi prestigiosi prodotti come prosciutti e formaggi, dipende già fortemente dalle importazioni in gran parte Ogm per la produzione di mangimi. Avvicinarsi a Expo nascondendo questo fatto sarebbe ipocrita. L'appuntamento che l'Italia ha con il resto del mondo nel 2015 è la vetrina perfetta per dimostrare come il prodotto tipico italiano possa trarre vantaggio da un sapiente connubio tra tradizione e innovazione, tra qualità del made in Italy e progresso scientifico, biotecnologie comprese. In quest'ottica l'accordo siglato tra Confagricoltura e CNR in vista di Expo dimostra la volontà degli agricoltori di lavorare in stretto rapporto con la ricerca scientifica. La dipendenza italiana dall'import di mais aumenta ogni anno. Siamo passati dall'importare il 10% del nostro fabbisogno di mais nel 2004, a quasi il 40% attuale. Nel 2013 quasi un miliardo di euro è stato speso per questo. Il motivo? Basta guardare le medie produttive, in continuo calo dal 2001: l'anno scorso scese a 78,1 quintali per ettaro. In Spagna, dove il mais Ogm è coltivato da anni, si superano ormai stabilmente i 110 quintali. E non è nemmeno vero che il nostro prodotto sia migliore perché' non Ogm, e' vero piuttosto il contrario: nel 2013, secondo dati del Ministero per le Politiche Agricole, il 62% del mais italiano non era adatto al consumo umano perché' contaminato di micotossine. Il sistema agroalimentare del nostro Paese deve pertanto importare mais estero Ogm sia perché è più sano, sia perché' le nostre produzioni continuano a calare. “Non si vede perché alle nostre aziende non venga concesso di produrli e debbano continuare a tollerare di vedere mangimi Ogm entrare dall’estero. La politica ci deve delle risposte.”
Firmato:
Lorenzo Nicoli Presidente Confagricoltura Veneto
Matteo Lasagna Presidente Confagricoltura Lombardia
Gian Paolo Coscia Presidente Confagricoltura Piemonte
Guglielmo Garagnani Presidente Confagricoltura Emilia Romagna
Claudio Cressati Presidente Confagricoltura Friuli Venezia Giulia
Michele Pannullo Presidente Confagricoltura Campania
Umberto Bucci Presidente Confagricoltura Puglia

mercoledì 25 giugno 2014

GOVERNO, AGRINSIEME: “#CAMPOLIBERO È UNA REALTÀ. CREDITO D’IMPOSTA PER MADE ITALY E PER AZIENDE, FILIERA COOPERATIVA, RETI D’IMPRESA E MISURE PER IL MERCATO DEL LAVORO AGRICOLO. RIMANGONO CRITICITÀ SULLA RIVALUTAZIONE DEGLI ESTIMI CATASTALI DEI TERRENI

Fonte: Agrinsieme

“Finalmente #campolibero è una realtà, che darà una spinta alla modernizzazione dell’agricoltura italiana. Si punta su Made in Italy, innovazione di prodotto e di processo, e-commerce e reti d’impresa, riconoscendo un credito d’imposta alle aziende che producono prodotti agroalimentari, anche se costituite in forma cooperativa o riunite in consorzi”. È questo il commento di Agrinsieme, il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative agroalimentari, alla pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Decreto legge 91, che inizia il suo iter legislativo per la conversione , che dovrà essere effettuato in tempi molti rapidi. “Interessanti – osserva Agrinsieme - le misure dirette a stabilizzare il rapporto tra lavoratori ed imprese, incentivare l’assunzione di giovani, ridurre il costo del lavoro e favorire l'imprenditoria giovanile”. Perplessità vengono di contro evidenziate circa la rivalutazione degli estimi catastali dei terreni: “L’incremento lineare impatta sul soggetto passivo in modo indiscriminato senza valutarne la relativa capacità contributiva”, rileva Agrinsieme. In ogni caso, “le misure previste da #campolibero vanno concretizzate in tempi rapidi – conclude il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative agroalimentari – e auspichiamo che il testo possa essere ancora migliorato nel suo iter in Parlamento”.

MIPAAF, 120 GIORNI DI POLITICHE AGRICOLE. MARTINA: “ABBIAMO FATTO UN BUON LAVORO, AGROALIMENTARE OGGI CENTRALE PER AZIONE DI GOVERNO”

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è tenuta oggi, presso la Sala Cavour del Mipaaf, una conferenza stampa dal titolo “120 giorni di politiche agricole” nel corso della quale il Ministro Maurizio Martina ha illustrato il lavoro svolto durante i primi 4 mesi di Governo. Alla conferenza erano presenti anche il Viceministro Andrea Olivero e il Sottosegretario Giuseppe Castiglione. Nel corso della conferenza sono state illustrate le misure, i provvedimenti e le azioni che sono state messe in campo negli ultimi 4 mesi in favore dell’agricoltura e del settore agroalimentare. Tra le principali: - l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, di “Campolibero”, il piano di interventi per l’occupazione giovanile in agricoltura e per il ricambio generazionale, sgravi fiscali, semplificazioni per il settore e il rafforzamento delle azioni per la sicurezza nella Terra dei Fuochi; - l’intesa con le Regioni sulla nuova Pac, con l’accordo raggiunto sulle risorse del I Pilastro; - un piano di “spending review” con razionalizzazione dei costi sostenuti dal Ministero e una ottimizzazione delle spese per gli enti collegati; - la definizione dei principali punti dell’agenda attorno alla quale si svilupperà il lavoro della Presidenza italiana del prossimo Semestre europeo; - lo sblocco di risorse per destinare aiuti agli indigenti e una gestione condivisa con il Ministero del Lavoro per la destinazione dei fondi; - il rafforzamento dei controlli nel settore agroalimentare e un accordo per la tutela delle denominazioni di qualità sul web. “Abbiamo lavorato tanto – ha detto il Ministro Martina –, consapevoli di essere all’inizio di un lungo percorso. Anche se parliamo di pochi mesi sono evidenti le novità, la voglia di cambiamento e la consapevolezza di riaprire i margini di competitività del nostro Paese attraverso l’agricoltura e il settore agroalimentare. Siamo riusciti a mettere in campo un’azione forte, che ha rimesso agricoltura italiana al centro del dibattito e che può davvero contribuire alla crescita dell'economia italiana. L’approvazione di ‘Campolibero’ dimostra come l’agroalimentare sia diventato uno dei cuori pulsanti dell’azione del Governo. Ci siamo mossi con molta attenzione – ha aggiunto il Ministro – su tanti aspetti. Penso alla spending rieview interna al Ministero, dove siamo riusciti a risparmiare salvaguardando le professionalità. Così come abbiamo fatto sugli enti vigilati, ottimizzando le spese e garantendo il mantenimento delle attività fondamentali. A livello europeo siamo stati impegnati con la battaglia per la tutela delle nostre produzioni e, nei prossimi mesi, lo saremo sempre di più, consapevoli dell’importanza del ruolo che l’Italia avrà nel Semestre di Presidenza dell’Ue. Abbiamo davanti grandi sfide, come quella di Expo del 2015, ma – ha concluso il Ministro Martina – siamo decisi ad affrontarle con lo stesso spirito di squadra che ci ha permesso fino a oggi di ottenere importanti risultati”.

martedì 24 giugno 2014

UE, MAIORANO (ANGA-CONFAGRICOLTURA) INCONTRA IL COMMISSARIO CIOLOS. APPREZZAMENTO PER IL SOSTEGNO AI GIOVANI

Fonte: Confagricoltura

“Bene aver inserito i giovani agricoltori nei sostegni del primo pilastro della Politica agricola comune, ora occorre passare alla fase due, quella operativa e pratica. Sono convinto che sia possibile aumentare il sentiment europeista della popolazione della Ue attraverso l’agricoltura, ma per farlo occorrono norme chiare, sicure e bisogna incentivare la formazione e diffondere l’informazione sugli strumenti a disposizione”. Lo ha detto il presidente dei Giovani di Confagricoltura Raffaele Maiorano in occasione dell’incontro a Palazzo della Valle con il commissario all’Agricoltura Dacian Ciolos. Maiorano ha particolarmente apprezzato il passaggio del commissario, che ha riconosciuto come quanto fatto sinora per i giovani agricoltori sia un buon punto di partenza, ma che è solo l’inizio. “Abbiamo infatti bisogno – ha detto il Commissario europeo all’agricoltura - di impegni da parte degli Stati membri che attivino misure sempre più efficaci, così come abbiamo necessità di proseguire nell’attività essenziale di formazione, come io stesso ho proposto in passato per formulare ad esempio una sorta di programma Erasmus”. Per il presidente dell’Anga sarebbe un esperimento molto interessante per accrescere la capitalizzazione e lo scambio di conoscenze in un’ottica di rete tra tutti i giovani agricoltori europei. In Italia si registra un vero e proprio boom nelle iscrizioni alle facoltà di agraria e agli istituti tecnici professionali. E' un segnale importante di cambio di rotta mentale e culturale e che dimostra la voglia di formazione e informazione sul settore primario. Il futuro dell’agricoltura passa attraverso il ricambio generazionale, la possibilità delle nuove leve di essere attive, di poter crescere e consolidarsi. “Siamo a tutti gli effetti agricoltori europei, anche se giovani – ha concluso Maiorano - e il nostro settore va valorizzato di più. Va fatto in termini produttivi, ma anche in particolare con percorsi formativi europei omogenei e soprattutto dando priorità ai giovani nei Bandi della Ue”.

INCONTRO TRA IL PRESIDENTE DI CONFAGRICOLTURA MARIO GUIDI ED IL COMMISSARIO EUROPEO DACIAN CIOLOS: “ABBIAMO BISOGNO DI UNA VISIONE EUROPEA DELL’AGRICOLTURA PER CONFRONTARCI SUI MERCATI MONDIALI”

Fonte: Confagricoltura

Si è svolto questo pomeriggio a Palazzo della Valle l’incontro bilaterale tra il Commissario europeo all’Agricoltura Dacian Ciolos ed il presidente di Confagricoltura Mario Guidi. Tra i temi trattati l’applicazione della riforma della politica agricola comune “verso il 2020” con le vari implicazioni settoriali tra le quali quelle relative a comparti strategici come il vino, il latte e l’olivicoltura. “E’ stato un colloquio franco e aperto – ha dichiarato il presidente Guidi al termine del meeting – che ha consentito di riconoscere al Commissario la sua capacità nel difendere il budget per il settore. Per il futuro ci attendiamo tuttavia da Bruxelles un approccio più strategico che consideri il ruolo economico dell’agricoltura, essenziale per la crescita e l’occupazione dell’Unione. “Abbiamo poi raccomandato nell’immediato di evitare discriminazioni tra Paesi membri nell’applicazione della riforma dei pagamenti diretti. Una tendenza alla rinazionalizzazione che va fermata perché i Paesi vanno orientati ad una visione europea delle politiche del settore.” “L’incontro – ha proseguito Guidi - è stato poi l’occasione per affrontare alcuni nodi specifici che costituiscono vere e proprie priorità per le nostre imprese associate. Per il settore vitivinicolo, ad esempio, abbiamo evidenziato al Commissario come intervenire per rendere più flessibile la transizione verso il nuovo sistema delle autorizzazioni, consentendo di gestire al meglio i diritti in portafoglio ed evitando perdite di potenziale produttivo. Su questo aspetto ci sono dei vincoli normativi, ma le osservazioni e proposte di Confagricoltura hanno suscitato attenzione.” “Per il settore lattiero-caseario, settore molto sensibile alle oscillazioni dell’offerta, ho condiviso l’approccio del Commissario teso ad impegnare gli Stati membri – in vista del superamento del regime delle quote – ad attivare misure proattive per anticipare le possibili crisi.” “In prospettiva – ha concluso il presidente di Confagricoltura – ci attendiamo comunque che nei prossimi mesi si riformuli la Pac, garantendo una visione più ambiziosa dell’agricoltura europea volta alla produzione ed alla produttività e con misure che consentano di esprimere appieno il suo potenziale sui mercati mondiali.”

ELETTO IL NUOVO C.D.A. DI TERREMERSE: CONFERMATI PRESIDENTE E A.D.; RINNOVATA LA FIDUCIA PER MARCO CASALINI E GILBERTO MINGUZZI AI VERTICI DELLA COOP

Fonte: Ufficio Stampa Terremerse

Nel corso dell’Assemblea Generale dei Soci svoltasi il 23 giugno a Bagnacavallo, oltre all’approvazione del Bilancio 2013 è stato eletto il nuovo Consiglio d’Amministrazione di Terremerse. Nel segno della continuità, visti gli importanti risultati ottenuti dalla Cooperativa in questi ultimi anni, sono stati riconfermati il Presidente Marco Casalini e l’Amministratore Delegato Gilberto Minguzzi, entrambi in carica dal 2010. Confermati anche i Vice Presidente: Alessandro Tedaldi di Anita e Daniele Placci di Faenza. L’elenco completo di tutti i membri del nuovo C.d.A. di Terremerse: Amadori Gianluca di S.P.Vincoli, Baldini Sante (Coop. G.Bellini), Bosi Marino di Faenza, Brui Roberto di Longastrino, Casalini Marco di Faenza (Presidente), Cobianchi Franco di Filo, Graziani Andrea di Conventello, Lippi Omero di Mezzano, Minguzzi Gilberto (rappresentante Soci Sovventori, Amministratore Delegato), Placci Daniele di Faenza (Vice Presidente), Plazzi Daniele di Villanova di Bagnacavallo, Ridolfi Andrea (coop. Terratech), Sanzani Marcello (C.A.B. Ter.RA.), Tampieri Marco di Dozza, Tedaldi Alessandro di Anita di Argenta (Vice Presidente), Tonnini Roberto di Filo, Zaghi Giorgio di Portomaggiore. 41 anni, faentino, Marco Casalini conduce un’azienda agricola a indirizzo frutticolo e viticolo. «Il nuovo mandato che ci apprestiamo ad affrontare per il prossimo triennio deve vederci impegnati sotto una duplice direttrice – spiega Casalini – . Da una parte occorre consolidare quanto di buono e valido ha realizzato Terremerse negli ultimi anni. Dall’altra, abbiamo l’obbligo nei confronti dei nostri Soci di continuare quell’importante percorso di crescita che ha caratterizzato tutte le nostre filiere, studiando, creando e fornendo nuovi servizi e strumenti imprenditoriali di supporto all’impresa agricola e a tutto il territorio sul quale Terremerse opera. Non mi rimane quindi che ringraziare il nuovo C.d.A. per la rinnovata fiducia nei miei confronti, e ovviamente nei confronti dell’A.D. Gilberto Minguzzi. Un grazie particolare mio personale e di tutta la Cooperativa va poi ai Consiglieri uscenti che sono stati fra i pilastri di Terremerse fin dalla fondazione nel 1991: Franco Dalle Vacche e Luigi Monterastelli di Ferrara, Silvano Loreti di Imola e Gian Vincenzo Gambi di Faenza».

MIPAAF, MARTINA INCONTRA COMMISSARIO EUROPEO CIOLOŞ. ILLUSTRATA AGENDA DEI TEMI DEL SEMESTRE UE DI PRESIDENZA ITALIANA

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che si è tenuto oggi, presso la sede del Mipaaf, un incontro tra il Ministro Maurizio Martina e il Commissario europeo all’Agricoltura e lo Sviluppo rurale, Dacian Cioloş. “L’agricoltura e l’agroalimentare – ha detto il Ministro Martina – saranno al centro dell’agenda del Semestre italiano di Presidenza dell’Unione europea. Ho ribadito al Commissario Cioloş che anche e soprattutto nei prossimi mesi vogliamo mantenere un forte rapporto di collaborazione con la Commissione. Nell’incontro abbiamo avuto modo di affrontare i temi che riteniamo strategici, tra i quali rientrano senza dubbio la sicurezza alimentare, la lotta agli sprechi, il ricambio generazionale in agricoltura, insieme allo sviluppo degli accordi internazionali tra l’UE e i Paesi terzi. I prossimi sei mesi dovranno servire all’Europa e al nostro Paese per compiere un salto di qualità, anche nell’approccio alle politiche agricole. Immagino ad esempio una revisione di medio termine della Strategia Europa 2020, incentrando il dibattito sull’innovazione e spingendo su strumenti di contrasto alla disoccupazione giovanile e sulle opportunità per i giovani agricoltori. Naturalmente – ha spiegato il Ministro Martina – non potremo non fare riferimento al grande appuntamento di Expo 2015 ed al suo tema principale, a cui sarà dedicato tra l’altro il Consiglio informale dei Ministri dell’agricoltura che si terrà a Milano a fine settembre”. “Tra i dossier istituzionali – ha proseguito Martina – porremo mano al completamento della Riforma della PAC, gli atti delegati sui pagamenti diretti e in particolare lo schema di autorizzazioni per l’impianto dei vigneti. Dovremo lavorare molto sulla proposta di regolamento dei prodotti biologici e intendiamo imprimere un cambio di passo al dibattito su questo dossier, raggiungendo entro dicembre un accordo sui principi cardine. Da luglio avvieremo un’ampia discussione con gli Stati Membri sul ‘pacchetto latte’ e sugli effetti attesi dalla fine del regime delle quote latte nel 2015. In particolare – ha concluso il Ministro –, intendiamo portare al centro del dibattito la necessità di un’approfondita analisi sulle misure esistenti, per contrastare le eventuali crisi di mercato nel settore, ponendo un’attenzione particolare per gli allevamenti di montagna”.

MARTINA: ADOTTATO IL DECRETO SULLA COMMERCIALIZZAZIONE DEI PRODOTTI ORTOFRUTTICOLI DI QUARTA GAMMA

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato emanato il decreto interministeriale sulla commercializzazione dei prodotti ortofrutticolo di quarta gamma. In particolare, il provvedimento definisce i parametri chimico-fisici e igienico-sanitari del ciclo produttivo, del confezionamento, della conservazione e della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma, nonché i requisiti qualitativi minimi e le informazioni che devono essere riportate sulle confezioni a tutela del consumatore, oltre a prevedere l’utilizzo obbligatorio di imballaggi ecocompatibili. La norma è stata adottata di concerto con i Ministri della Salute e dello Sviluppo economico, per dare pratica attuazione alla legge 13 maggio 2011 n. 77, recante “disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma”. “In questo settore la nostra industria è leader in Europa – ha commentato il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina –. Con questo provvedimento siamo intervenuti su un comparto molto importante dando, da una parte, la garanzia della sicurezza alimentare ai consumatori, dall’altra la certezza giuridica agli operatori di questo importante segmento dell’agroalimentare italiano”.

AL VIA EMILIA-ROMAGNA È UN MARE DI SAPORI 2014: UN VIAGGIO LUNGO LA VIA EMILIA PER RACCONTARE LE PASTE RIPIENE E I PRODOTTI TIPICI REGIONALI.

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione  

Rabboni: una strada di contaminazioni culturali e culinarie, che spiega la straordinaria ricchezza enogastronomica di questa terra.

Cappelletti, tortelli e tortellini, ma anche ravioli, cannelloni e lasagne. Un lungo nastro di sfoglia farcito di impasti e ripieni che si snoda, mutando forme e sapori, lungo le 177 miglia romane che collegano Rimini a Piacenza. E’ dedicato alla via Emilia nei 2200 anni della sua nascita e alla pasta ripiena l’edizione 2014 di “Emilia-Romagna è Un Mare di Sapori” . “La via Emilia è stata nei secoli snodo e crocevia di culture diverse. Luogo di contaminazioni culturali, ma anche culinarie. Forse è per questo che siamo la regione con la più alto numero di prodotti tutelati per la loro unicità con 39 Dop e Igp, 29 vini Doc, Igt e Docg, oltre 300 piatti della tradizione e, secondo la rivista Forbes nel 2013, quella in cui si mangia meglio – ha spiegato oggi a Bologna presentando il cartellone l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni - la pasta ripiena, che da noi presenta una varietà senza uguali , è la metafora di questa contaminazione: un’unica ispirazione ma tante declinazioni diverse”. Promossa dall’Assessorato regionale all’agricoltura “Emilia-Romagna è un Mare di Sapori” toccherà da luglio a settembre toccherà le principali località dell’Emilia e della Romagna, con un riccio programma di eventi, spettacoli e degustazioni, per raccontare in particolare ai turisti l’identità agricola, agroalimentare ed enogastronomica dell’Emilia-Romagna. Tra le novità di questa edizione lo spettacolo teatrale “Aemilia-RoMagna: per quella Via che sfoglia racconti d’impasti e di ripieni” un racconto dedicato appunto delle paste ripiene lungo la Via Emilia di e con Matteo Belli, le anteprime bolognesi e ferraresi del Porretta Soul Festival, il viaggio “Nel ventre della Balena di Bologna”, alla scoperta del pesce con lo Chef Marcello Leoni, le anteprime del Porretta Soul Festival, con l’esibizione dal vivo a Bologna e Ferrara di gruppi soul e rhythm&blues accompagnate dallo Zuccherino Montanaro e dal Pignoletto. Tra gli appuntamenti ormai tradizionali di “Emilia-Romagna è Un Mare di Sapori” Fuoco al Mito, ovvero la cottura sul fuoco del “re dei formaggi”, il Parmigiano-Reggiano e Tramonto DiVino, ovvero il meglio dei prodotti Dop e Igp abbinati ai grandi vini dell’Emilia-Romagna.  

IL PROGRAMMA 2014 DI EMILIA-ROMAGNA È UN MARE DI SAPORI  

Aemilia-RoMagna: per quella Via che sfoglia racconti d’impasti e di ripieni
Una vera e propria celebrazione della pasta ripiena che, in meno di 300 km, riesce a offrire un’enorme varietà di soluzioni, quasi impossibili da contare proprio per la capillarità della cultura legata al cibo. Il titolo dello spettacolo è un richiamo storico all’epoca romana, ma in parte anche un richiamo al “mangiare”. La composizione degli “assaggi” viene infatti raccontata da un trittico di monologhi teatrali dedicato a tre delle paste ripiene più rappresentative di tutta la gastronomia emiliano-romagnola: i cappelletti, i tortellini e i tortelli, seguendo un asse geografico che dall’“oriente” romagnolo procede verso l’“occidente” ormai prossimo alla Lombardia. Ogni spettacolo in programma sarà preceduto da una degustazione di vini e prodotti regionali a qualità regolamentata con sorprese gustose a base di paste ripiene. Protagonista è Matteo Belli, autore, attore e regista teatrale bolognese, considerato tra i più importanti esperti italiani di ricerca vocale. Lo spettacolo è prodotto dall’Associazione Ca’ Rossa / Centro Teatrale per l’Oralità in collaborazione con l’Assessorato Agricoltura della Regione Emilia-Romagna. Cinque le repliche. Si parte il 14 luglio a Ferrara (Giardini del Grattacielo, Viale della Costituzione), il 21 luglio a Cesena (Chiostro di San Francesco), il 12 settembre a Cervia (Magazzini del Sale all'interno di Sapore di Sale), il 13 settembre a Parma (Piazza della Steccata all'interno del Festival del Prosciutto) e il 19 settembre a Piacenza (Piazza Cavalli all'interno di “Piacenza è Un Mare di Sapori”).  

Tramonto DiVino e il Premio “Bollicine Metodo Classico”
Sette gli appuntamenti con Tramonto DiVino, il viaggio in compagnia dei migliori vini e dei migliori prodotti Dop e Igp dell’Emilia Romagna, che lo scorso anno ha registrato il maggior incremento di pubblico (+35%). Al fianco delle consolidate tappe in due città dell’Emilia (Bologna e Ferrara) e lungo la Riviera (Cesenatico, Milano Marittima, Lido degli Estensi, Rimini), ci sarà la novità di Ravenna per la prima volta in questo circuito del gusto. In ogni appuntamento un piccolo esercito di sommelier in divisa farà degustare circa 300 etichette regionali in abbinamento ai prodotti tipici del territorio serviti dagli chef dell’Associazione Professionale Cuochi Italiani. Degustazioni, dunque, ma anche racconti sul cibo in compagnia di un “raccontastorie” che accompagnerà il pubblico in un viaggio a ritroso nel tempo, ricco di suggestioni. All’interno di Tramonto DiVino nasce il Premio ‘Bollicine Metodo Classico’ Emilia-Romagna, ideato per promuovere e diffondere le bollicine regionali di qualità superiore e riservato alle sole cantine che producono spumanti con il metodo della rifermentazione in bottiglia. Degustazioni e premiazioni dei vincitori del Premio si terranno il 25 luglio durante la tappa di Tramonto DiVino di Cesenatico. A Bologna e Ferrara Tramonto di Vino incontrerà anche il meglio della musica soul e rhythm&blues con le due anteprime del Porretta Soul Festival, accompagnate dallo Zuccherino Montanaro e dal Pignoletto. Sette le serate in programma di Tramonto DiVino: 10 luglio a Bologna (Giardini del Baraccano), 15 luglio Ferrara (Piazza Municipale), 25 luglio Cesenatico (Piazza Spose Marinai), 2 agosto Lido degli Estensi (Viale Carducci), 22 agosto Milano Marittima (Viale Gramsci), 28 agosto Rimini (Piazza Cavour), 19 settembre Ravenna (Piazza del Popolo).

Fuoco al mito
La suggestiva cottura del latte, sul fuoco a legna nella tradizionale caldaia di rame, destinato a diventare una forma di Parmigiano-Reggiano,a Bologna, Ferrara, Cesena e a Cervia in occasione di Sapore di Sale. Un omaggio all’arte e all’ingegno dei maestri casari accompagnata dal racconto di un raccontastorie, nello spettacolo in piazza. Nel corso delle serate il pubblico può vedere in presa diretta come nasce il “Re dei formaggi” che poi è possibile degustare in abbinamento a Lambruschi frizzanti e rosati offerti dal Consorzio Marchio Storico dei Lambruschi Modenesi. Quest’evento è reso possibile grazie al supporto del Consorzio del Parmigiano-Reggiano e del Comune di Bibbiano (RE). Quattro le date. Si parte il 12 luglio a Bologna (Piazza San Francesco), il 26 luglio a Ferrara (Giardini del Grattacielo, Viale della Costituzione), il 30 agosto a Cesena (Piazza del Popolo), il 13 settembre a Cervia (Piazza dei Salinari all'interno di Sapore di Sale). Tra gli altri appuntamenti nel cartellone di “Emilia-Romagna è Un Mare di Sapori”: “Sapori da Mare” nei lidi ferraresi (dal 24/6 al 5/10), "Sapore di Sale" a Cervia (dall'11 al 14/9) e la "Sagra della Vongola" a Goro (dall'11 al 13 e dal 18 al 20 luglio), a cui si aggiungono “Nel ventre della Balena di Bologna”, un viaggio alla scoperta del pesce assieme allo Chef Marcello Leoni (a Bologna il 14 settembre), le “Leccornie di Emilia Romagna Festival”, itinerari di musica, scoperte e degustazioni in cinque tappe, le “Sere d’estate fresche di vino” dell’Enoteca Regionale e “La Claziò di Cuntadè” (29/6), passeggiate in bicicletta, tra prodotti DOP e IGP, alla scoperta del territorio ravennate. Gran finale a Piacenza città per “Piacenza è Un Mare di Sapori” (18 e 19/9) dedicato ai nostri prodotti con un’attenzione particolare al mare che, qualche millennio fa, arrivava incittà.
Per tutta l'estate “L’esploratore dell’Emilia Romagna” il gioco on line sul sito unmaredisapori.com per scoprire, attraverso un tour virtuale, i prodotti agroalimentari nati e cresciuti attorno alla Via Emilia. Alla fine del gioco i primi esploratori classificati saranno premiati con un week-end lungo una delle 15 Strade dei Vini e dei Sapori regionali. Emilia-Romagna è Un Mare di Sapori è una manifestazione in collaborazione con i Consorzi del Parmigiano-Reggiano, del Prosciutto di Parma e di Modena, dei Salumi Piacentini, della Pesca e Nettarina di Romagna, della Pera dell’Emilia-Romagna, della Mortadella Bologna, dell’Olio Extravergine di Brisighella, degli Aceti Balsamici Tradizionali di Modena e Reggio Emilia, dell'Aceto Balsamico di Modena, della Patata di Bologna, della Piadina Romagnola, dello Squacquerone di Romagna, del Riso del Delta del Po, dell’Aglio di Voghiera e con il sostegno di Enoteca regionale, APT Servizi Emilia Romagna, AIS Emilia e Romagna. Tutte le informazioni e il programma sul sito: www.unmaredisapori.com, con la possibilità di iscriversi alla newsletter e di accedere ai canali Facebook e You Tube dedicati.

lunedì 23 giugno 2014

PROVINCIA DI FERRARA: COORDINAMENTO SPORTELLI UNICI PER SEMPLIFICARE LA VITA A IMPRESE E CITTADINI

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Al seguente link un comunicato relativo ad incontro Suap avvenuto venerdì mattina in Castello Estense:

http://www.provincia.fe.it/?nav=92&news=6731CD146A9684FAC1257CFD0041AD3E

PROVINCIA DI FERRARA: PRESENTAZIONE DELL'OPERAZIONE ARTEMIDE

Fonte: Ufficio Stampa Provincia di Ferrara

Sei reati contestati (in campo sanitario, edilizio, paesaggistico e ambientale), quattro sanzioni amministrative per un totale di 4.500 euro, senza contare il lavoro dei magistrati che potrebbe portare a condanne fino ad un paio di anni o sanzioni sui 40mila euro. È quanto è capitato a due cittadini romeni, padre e figlio, residenti nell’Argentano, pizzicati con oltre una tonnellata di pesce abusivamente pescato nel canale circondariale di Valle Lepri, fra cui siluri, carpe e tinche. La complessa operazione, intitolata significativamente Artemide (la dea protettrice dei pesci) che ha portato alla denuncia a piede libero dei due, ha richiesto mesi di appostamenti e pedinamenti, fino all’esito finale nell’aprile scorso. “È il frutto di una collaborazione – dice il comandante Claudio Castagnoli – fra polizia provinciale, carabinieri, polizia municipale, guardia costiera e azienda Usl di Ferrara, diretta dal sostituto procuratore della Repubblica di Ferrara, Ciro Alberto Savino”. È impressionante la sfilza di reati compiuti dai due uomini, perché oltre alla pesca abusiva, sono incorsi nella pessima conservazione del prodotto, nella lavorazione del pesce come attività aziendale in una costruzione abusiva, peraltro in zona soggetta a tutela ambientale, e nello scarico a cielo aperto degli scarti di lavorazione. Le forze di polizia sono convinte che l’organizzazione si estenda numericamente ben oltre le due persone individuate. La finalità dell’intera attività illecita sarebbe la destinazione del pesce ai mercati di paesi come Grecia e Romania, con il rischio che a seguito di ulteriori lavorazioni il prodotto, già una bomba sanitaria alla partenza, torni poi sui mercati nazionali. “Abbiamo provveduto anche – ha precisato il capitano Roberto Rapino dei carabinieri – al sequestro del veicolo sul quale era trasportato il pesce, perché non climatizzato e privo di cella frigorifera”. Per farsi un’idea della pericolosità del fenomeno, oltre agli aspetti igienico-sanitari, uno dei due stessi romeni fermati ha dichiarato che se non si mette uno stop a questa attività, tra cinque anni l’intero fiume Po potrebbe essere vuoto”. A dare manforte all’inquietante scenario giunge anche una valutazione recente fatta dal dipartimento di biologia dell’Università di Ferrara, secondo il quale fra il 2012 e il 2013 sarebbe andato perduto in provincia circa un terzo del patrimonio ittico. Da qui l’importanza di un coordinamento sempre più stretto tra forze di polizia ed enti “Per fermare un’attività illegale – hanno sottolineato il capitano Rapino e il tenente di vascello Tommaso Pisino della guardia costiera – che intacca il patrimonio ittico del territorio”. “Il problema non è certamente risolto con questa operazione – ha concluso il comandante Castagnoli –, ma certamente è stato assestato un colpo importante ad un’organizzazione la cui sconfitta definitiva richiede collaborazione fra noi e l’aiuto delle segnalazioni di cittadini e pescatori”. All’incontro di presentazione dell’operazione erano presenti anche il comandante della polizia municipale di Argenta e Portomaggiore, Carlo Carlini, e il responsabile del modulo organizzativo controllo prodotti della pesca dell’Ausl di Ferrara, Alcide Mosso.

venerdì 20 giugno 2014

I PRODOTTI TIPICI DELL'EMILIA-ROMAGNA AI MONDIALI DI CALCIO IN BRASILE - A SAN PAOLO DAL 24 AL 27 GIUGNO, SETTE AZIENDE DELL'AGROALIMENTARE REGIONALE PORTERANNO IL MEGLIO DELLA LORO PRODUZIONE

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione

Prosciutto di Parma e Parmigiano Reggiano alla conquista dei Mondiali di calcio. I prodotti tipici emiliano-romagnoli salpano infatti per il Brasile dove saranno tra i protagonisti di “Sial Brazil” la fiera dell’alimentare in programma all’Expo Center Norte di San Paolo dal 24 al 27 giugno 2014. Un’altra occasione di incontro tra il made in Italy e il mondo del pallone, sulla scia della campagna “Io mangio italiano” del Mipaaf che ha come testimonial d’eccezione il ct della Nazionale Cesare Prandelli. Ma anche una vetrina importante per le eccellenze regionali e per sette aziende: le modenesi ABCD, Società Agricola Aceto Modena, Fondo Montebello, Compagnia del Montale, tutte produttrici di aceto balsamico e tradizionale di Modena;la piacentina Il Casello produttrice di Gutturnio, Malvasia, Ortrugo; la bolognese Felsineo con la Mortadella Bologna Igp e l’azienda Forgrana di Reggio Emilia con il Parmigiano Reggiano. L’iniziativa è organizzata nell’ambito di Deliziando, il progetto di promozione all’estero dei prodotti e vini regionali di qualità promosso da dall’Assessorato Agricoltura della Regione e da Unioncamere Emilia-Romagna. “Una grande opportunità per il nostro agroalimentare in un momento di particolare visibilità per il Brasile, senza dubbio un mercato emergente tra i più interessanti – commenta l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni – l’Emilia-Romagna vanta il più altro numero di prodotti Dop e Igp ed è la prima regione italiana per export agroalimentare, con il 16% del totale nazionale. Iniziative come questa sono importanti per rafforzare ulteriormente la nostra presenza all’estero e far conoscere nel mondo lo straordinario patrimonio di eccellenze enogastronomiche dell’Emilia-Romagna”. “La partecipazione a Sial Brazil – sottolinea il presidente di Unioncamere regionale, Maurizio Torreggiani - testimonia la grande attenzione del mercato sudamericano per i prodotti dell’agroalimentare italiano, percepiti come di eccellente qualità e simbolo di ricercatezza e di “saper vivere” e conferma la forte attività di incoming svolta dal progetto Deliziando negli ultimi anni per rafforzare il ruolo delle produzioni di eccellenza dell’Emilia-Romagna. “ Buyer brasiliani avranno incontri mirati con le aziende regionali. La presenza emiliano-romagnola è supportata anche da una serie di attività di comunicazione e di promozione, a cura del Desk camerale a San Paolo, che costituisce un punto di riferimento per coinvolgere operatori di settore e stampa specializzata.

Successo dei vini emiliano-romagnoli a Londra
I grandi vini dell’Emilia-Romagna anche a Londra dove si è da poco conclusa la London Wine Fair, il più importante punto d'incontro tra i produttori, importatori e ristoratori dei diversi settori della distribuzione organizzata e della ristorazione. Sono tredici le piccole medie imprese emiliano-romagnole che hanno partecipato, oltre ai principali consorzi Dop e Igp. Tanti gli operatori economici presenti che hanno potuto degustare i vini emiliani Gutturnio, Malvasia, Lambrusco, Pignoletto e i vini romagnoli capitanati dal Sangiovese, l'Albana, il Trebbiano e il Pagadebit. Queste le 13 aziende che hanno partecipato alla fiera di Londra: Cantine Quattro Valli, Casabella, “Il Casello” (Piacenza), Ariola (Parma), Donelli Vini e Lusvardi Wine (Reggio Emilia) Compagnia del Montale (Modena), Due Aironi (Bologna), La Casetta e Treré (Ravenna), e le romagnole Lucchi Sergio, Celli, Condè (Forlì-Cesena).

giovedì 19 giugno 2014

COLDIRETTI: E’ IL “DONO D’ESTATE” A VINCERE IL PRIMO PREMIO DEL CONCORSO DI PITTURA DI CAMPAGNA AMICA FERRARA 2014

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Nella suggestiva ambientazione degli imbarcaderi del Castello Estense di Ferrara, premiati i primi tre artisti del concorso “Prodotti a Regola d’Arte”, promosso da Campagna Amica Ferrara e da Donne Impresa.

Con la sapiente guida della gallerista Francesca Mariotti (L’altrarte), si è tenuta lo scorso 13 giugno, la cerimonia di premiazione dei vincitori del concorso pittorico “Prodotti a regola d’Arte”, proposta per la prima volta quest’anno da Coldiretti Ferrara nell’ambito delle attività di Campagna Amica. Una campagna “amica” in questa occasione degli artisti, in particolare dei pittori, che hanno raccolto l’opportunità di presentare opere ispirate alle campagne ed ai prodotti ferraresi, e che hanno avuto la possibilità di far conoscere i propri lavori con l’esposizione in Castello Estense all’imbarcadero tre, come cornice alla premiazione dei primi tre classificati dell’edizione 2014 del concorso. Alla presenza di molti dei pittori partecipanti, oltre che del presidente di Coldiretti Ferrara Sergio Gulinelli e del direttore Luigi Zepponi, con la rappresentante provinciale di Donne Impresa, Monia dalla Libera, e dell’assessore comunale Caterina Ferri, che ha portato il saluto del Comune di Ferrara, patrocinatore dell’iniziativa insieme a Provincia e Camera di Commercio, è stata proprio Francesca Mariotti a raccontare le opere esposte ed a comunicare i primi tre classificati, che si sono aggiudicati i premi previsti dal concorso. Al terzo posto si è classificato Andrea De Biaggi, con l’opera “la natura è tradizione”; al secondo posto Vanna Balboni, con “Bifora con natura morta” ed al primo posto, con l’opera “Dono d’Estate” Roberta Marconi. Nell’esprimere le congratulazioni dell’organizzazione per le opere presentate e per l’interesse degli artisti a questa proposta di Coldiretti, il presidente Sergio Gulinelli, non ha mancato di sottolineare come questa iniziativa rientri nelle attività dell’associazione per la promozione dei prodotti e del territorio, anche dal punto di vista culturale e della diffusione delle nostre eccellenze, che fanno del Made in Italy un valore assoluto per l’economia e la società italiane.

mercoledì 18 giugno 2014

MELACCA (AGRITURIST-CONFAGRICOLTURA): L’AGRITURISMO TIENE, MA DEVE RIENTRARE NELLE POLITICHE DI PROMOZIONE DEL TURISMO ITALIANO

Fonte: Agriturist

«Dobbiamo continuare a crescere professionalmente per rispondere ai nuovi mercati e alle nuove esigenze. Ci stiamo preparando per Expo attraverso forme di aggregazione. Abbiamo intrapreso collaborazioni nuove, capaci di legare sempre più food e agriturismo, come quella con Gambero Rosso e ci stiamo impegnando per la classificazione e il marchio degli agriturismi italiani. Dare un’immagine chiara e omogenea dell’agriturismo italiano nel mondo è diventato inevitabile, così come includere l’agriturismo nelle politiche di promozione del turismo italiano”. Lo ha detto il presidente di Agriturist (Confagricoltura) Cosimo Melacca, aprendo i lavori dell’assemblea dell’associazione. «Malgrado la difficile fase economica – continua Melacca - prosegue la corsa degli agriturismi in Italia. Il settore reagisce alla crisi, fa marketing sul web e sui social, propone vacanze attive, si promuove all'estero con i consorzi e con le reti. Per quest'anno stimiamo 12 milioni di presenze nelle strutture e confermiamo il giro d'affari, che si attesta sul miliardo di euro. Prevediamo una forte presenza di stranieri, circa il 40% delle presenze totali, nelle oltre 21.000 strutture agrituristiche, un numero più che raddoppiato negli ultimi dieci anni. L’aumento di ospiti interesserà soprattutto il Nordovest e le isole, ma Toscana e Alto Adige si confermano i territori dove questa formula di vacanza è più radicata». L’associazione agrituristica di Confagricoltura segnala la tendenza ad una polarizzazione tra strutture che si posizionano sul lusso e quelle che focalizzano l'attenzione sul connubio con la natura. Le regioni più cliccate sul sito di Agriturist sono Toscana, Sicilia, Veneto, Puglia, Lombardia e Campania e le più gettonate sono le province di Siena, Siracusa, Catania, Napoli con la Costiera Sorrentina e Roma.La visibilità su internet coinvolge nove aziende su dieci, le prenotazioni si sono allargate anche a feste ed eventi. Moltissime, anche dagli Stati Uniti, le richieste di ‘pacchetti matrimonio’. Con la crisi sono cambiate le abitudini dei turisti che, pur non rinunciando a viaggi e vacanze, si spostano di meno, preferiscono località vicine e si fermano pochi giorni, prenotando sempre più a ridosso e usufruendo del last minute. «Le più colpite – conclude il presidente di Agriturist – sono le aziende statiche o scarsamente integrate con le attività del territorio. Tengono il passo, invece, gli agriturismi che offrono ristorazione tipica, attività ricreative e sportive o mirate al benessere della persona, visite ed escursioni. Vincono la sfida quelle che hanno saputo fidelizzare i propri ospiti e quelle che sono riuscite a mantenere nell’offerta una forte connotazione agricola».

FARMERS’S MEETING: L’OI POMODORO NORD ITALIA SI E’ CONFRONTATA CON LE PRINCIPALI FILIERE MONDIALI

Fonte: Oi Pomodoro Nord Italia

Le filiere del pomodoro da industria a confronto. Tecniche, strategie e progetti per perseguire sostenibilità, competitività e produttività, il tutto illustrato da rappresentanti delle filiere di Grecia e Turchia, Portogallo, California e Nord Italia a poche settimane dall’inizio della campagna 2014. Ha offerto tanti spunti di riflessione il “Farmers’ meeting”, conferenza del post- cogress tour del World Processing Tomato Congress ospitato alla Corte di Giarola di Collecchio (Parma), promosso e sponsorizzato da Regione Emilia Romagna e Oi Pomodoro Nord Italia e moderato dal vicepresidente di Amitom Antonio Casana. Il primo focus - con Konstantinos Sotiropoulos, plant manager di Copais – ha riguardato le filiere greca e turca. “In Grecia – ha spiegato – si è avuto un netto calo della produzione in pochi anni. Si è passati da 1 milione e 200mila tonnellate del 1999 alle 360mila tonnellate del 2011. Nel 2013 si sono prodotte 425mila tonnellate e per il 2014 è previsto un incremento tra il 15 e il 20% rispetto al 2013. Il prezzo (franco stabilimento di trasformazione) oscilla, a seconda del brix, da 73 euro/tonnellata con un brix del 3,99 a 106 euro/tonnellata con un brix superiore a 5,6”. Per quanto riguarda la Turchia Sotiropoulos ha parlato di una previsione per il 2014 di 30mila ettari di coltivazione di pomodoro con prezzi che oscillano tra 80 e 87,4 euro per tonnellata arrivo stabilimento; in questo caso le superfici sono in netto calo. Si è poi passati all’analisi della realtà portoghese con Gonzales Escudeiro e Filipe Borba, rispettivamente segretario generale e presidente dell’Op Torriba. “In Portogallo – ha spiegato Escuderio - sono operative 19 organizzazioni di produttori e 9 industrie di trasformazione. Per il 2014 l’area coltivata a pomodoro sarà di 17.389 ettari per una produzione prevista di 1.558.585 tonnellate e una resa, sempre secondo le previsioni, di 89,63 tonnellate per ettaro, con un prezzo di 80 euro a tonnellata (reso stabilimento) per un range di brix di 4,80-5,20, e una variazione in più o in meno del 20% per le fasce di brix superiori o inferiori alla fascia centrale”. Lo scenario californiano è stato presentato da Charles Rivara, direttore del California Tomato Research Institue. Nello stato americano si coltivano circa 100mila ettari, la capacità produttiva è pari a circa 12,7 milioni di tonnellate e il prezzo per quest’anno è di 68 euro/tonnellata (franco campo). “Gli aspetti positivi dello scenario californiano – ha sottolineato Rivara – sono le notevoli economie di scala, la professionalità degli agricoltori, un sistema di irrigazione efficace, anche se costoso (con irrigazione a goccia con impianti sottosuolo e almeno tre anni con la stessa coltura), un clima favorevole (la raccolta dura oltre tre mesi) e un alto grado di competitività tra i componenti della filiera. Di contro problemi arrivano dal costo di carburanti, energia, fertilizzanti e terreni, dalla presenza di patologie, e soprattutto dalle problematiche crescenti per la risorsa idrica (con coltivazioni alternative più remunerative, quali mandorli e pistacchio), oltre che da una crescente introduzione di vincoli ambientali”. Infine lo scenario del Nord Italia presentato dal prof. Gabriele Canali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Piacenza, consulente dell’Oi Pomodoro Nord Italia. Come già reso noto, nel Nord Italia è prevista una produzione intorno ai 2.400.000 tonnellate con un prezzo di riferimento di 92 euro a tonnellata. Tra i temi aperti nel Nord Italia quello della valutazione del pomodoro alla consegna. Negli ultimi due anni l’Oi ha istituito un gruppo di verifica permanente con tecnici dell’Oi che nel corso della campagna hanno compiuto visite negli stabilimenti di trasformazione per verificare il buon andamento dell’attività di valutazione della materia prima consegnata dagli agricoltori. In chiave futura l’Oi sta valutando la costituzione di un ente terzo che gestisca direttamente la valutazione della materia prima in modo indipendente, come avviene già da tempo in California e in Spagna, e come stanno studiando anche in Portogallo. Quest’ulteriore elemento potrebbe contribuire a migliorare ulteriormente sia la trasparenza che la competitività della filiera.

MIPAAF, VINO: VIA LIBERA ALLA CONVALIDA DEI DOCUMENTI DI ACCOMPAGNAMENTO TRAMITE LA POSTA ELETTRONICA CERTIFICATA

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che è stato firmato dal Capo dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari il decreto per la convalida dei documenti di accompagnamento vitivinicoli tramite la Posta Elettronica Certificata. Il decreto dipartimentale sarà pubblicato sul sito internet del Ministero - sezione Controlli - Ispettorato centrale repressione frodi - ed entrerà in vigore il 1° settembre 2014. Si tratta di una nuova e più agevole modalità di convalida che viene messa a disposizione degli operatori vitivinicoli e si aggiunge ai sistemi già presenti (Comune/ICQRF/Microfilmatrice). In particolare, nel rispetto delle prescrizioni nazionali e dell’Unione europea, con la determinazione del Capo dell’Ispettorato è stata data attuazione a quanto previsto dal Decreto ministeriale del 2 luglio 2013, procedendo a un’ulteriore semplificazione degli adempimenti a carico degli operatori, che potranno convalidare i loro documenti direttamente dal proprio computer, senza doversi recare fisicamente presso gli uffici preposti della Pubblica Amministrazione. “Il sistema vino in Italia vanta un fatturato complessivo di 14 miliardi di euro – ha affermato il Ministro Maurizio Martina – e, lo scorso anno, l’export ha raggiunto i 5 miliardi euro, confermando il nostro Paese primo esportatore mondiale in volume. Proprio per questo è necessario tutelare il settore attraverso una politica di semplificazione burocratica. Il provvedimento, insieme alle misure di Campolibero per il vino, rappresenta un passo significativo in questo percorso”.

martedì 17 giugno 2014

COLDIRETTI, CON CAMPOLIBERO PASSO IN AVANTI

Fonte: Coldiretti Ferrara

L’approvazione del pacchetto #campolibero a favore dell’agricoltura rappresenta un significativo passo in avanti per lo sviluppo del settore che deve essere accompagnato da un maggiore impegno sul piano della semplificazione a sostegno delle imprese come ad esempio con il registro unico dei controlli. E’ quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’esprimere apprezzamento per l’approvazione in Consiglio dei Ministri delle norme proposte dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che con #campolibero accoglie proposte formulate dall’organizzazione degli imprenditori agricoli.. Le misure a favore dei giovani - ha sottolineato Moncalvo – rappresentano una risposta concreta alla domanda di agricoltura di un numero crescente di giovani che desidera fare esperienza di lavoro in campagna per intraprendere con idee innovative o trovare una occupazione lontano dalla città”. Positivo è anche - conclude Moncalvo - l’impegno per la tutela della tipicità e della distintività delle produzioni agricole con Introduzione di sanzioni per chi coltiva Ogm in Italia e rafforzamento degli strumenti per assicurare l’effettività del divieto sul territorio nazionale

COLDIRETTI, DUE AZIENDE FERRARESI SUL PODIO REGIONALE DEL PREMIO OSCAR GREEN 2014

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Alex Di Domenico e Mosè Padoan, premiati al concorso Oscar Green 2014 nella fase regionale che ha selezionato realtà innovative “under 30” e messo in luce la nuova agricoltura che pensa positivo e sfrutta tutte le opportunità del mercato e del territorio

L’agricoltura è la nuova frontiera per fare impresa in Emilia Romagna. Lo afferma Coldiretti regionale sottolineando che tra il 2011 e il 2013 nelle campagne emiliano romagnole hanno aperto i battenti 600 nuove imprese al ritmo di 200 l’anno. La tendenza ad orientarsi verso attività legate al verde e al cibo è confermata anche dalle iscrizioni scolastiche, che nelle iscrizioni al primo anno delle superiori per il 2014 ha visto un giovane su cinque superiori ha optato per scuole per l’agricoltura, l’enogastronomia e l’ospitalità alberghiera. Nelle campagna italiane la green economy apre nuove opportunità che i giovani scelgono per fare impresa. Ed è proprio a questi giovani che si rivolge “Oscar Green”, il premio per l’innovazione in agricoltura promosso da Coldiretti Giovani Impresa, con l’alto Patronato del Presidente della Repubblica e della Rappresentanza in Italia della Commissione Europea arrivato quest’anno all’ottava edizione per premiare le aziende capaci di conquistare il mercato con idee e prodotti innovativi. Si va dal giovane produttore che a mille metri di altezza, sull’Appennino piacentino, contribuisce a salvaguardare un paese disabitato, all’agricoltore che sulle colline forlivese a salvato antichi vigneti dall’espianto per fare un vino che viaggia online; dal produttore reggiano che in Svizzera, invece di capitali, esporta angurie di alta qualità, al produttore di vongole veraci dei lidi ferraresi che commercializza con una filiera cortissima; dall’allevatore modenese che ha ripreso la produzione di yogurt e caciotte che amava negli anni dell’infanzia, al coltivatore della bassa ferrarese che è tornato ad allagare i terreni prosciugati dalla palude per fare allevamento di pesce. La molteplicità delle idee innovative ha costretto i promotori di Oscar Green a prevedere due menzionispeciali. La prima per un’azienda che nel ravennate applica l’”agricoltura sinergica” nel rispetto dell’ambiente e di un sistema naturale di fare agricoltura e la seconda per un allevamento in provincia di Bologna con prodotti innovativi ottenuti da latte di capre e pecore. La cerimonia di premiazione si è svolta presso l’Agriturismo La Baccelliera, a Modena, alla presenza del presidente dell’Unione regionale delle Camere di Commercio dell’Emilia Romagna, Maurizio Torreggiani, del neo-sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli, delle delegate nazionali e regionale di Coldiretti Giovani Impresa, Maria Letizia Gardoni e Valentina Bosco, del presidente e del direttore di Coldiretti Emilia Romagna, Mauro Tonello e Marco Allaria Olivieri, sotto la guida di Lisa Bellocchi, presidente dell’associazione interregionale dei giornalisti agroalimentari di Emilia Romagna, Toscana, Marche, Umbria e Repubblica di San Marino. Sono state premiate, nelle diverse categorie, le aziende: Diavoletto di Maximilian Girardi di Rocca san Casciano (FC), Francesco Chinosi di Farini (PC), Matteo Zarantonello di Novellara (RE), Cooperativa La Vela di Mosé Padoan di Comacchio (FE), La Costa di Dante Corradini di Prignano sulla Secchia (MO), Val testa di Alex Di Domenico di Argenta (FE). Mentre le menzioni speciali sono andate a Michele Rosetti di Castiglione di Ravenna e all’azienda Valbona di Roberto Maccaferri di Sant’Agata bolognese. Insieme con le aziende vincitrici, che accedono alla fase finale nazionale che si svolgerà in autunno è stato premiato l’archivio di Stato di Parma per la sua mostra storico-documentaria su “Giuseppe Verdi proprietario e politico“ che dall’8 novembre 2013 al 24 aprile 2014, nell’ambito delle celebrazioni del bicentenario verdiano, ha documentato l’intensa attività di agricoltore del grande compositore.  

IL PROFILO DELLE AZIENDE FERRARESI VINCITRICI SELEZIONE EMILIA ROMAGNA DI OSCAR GREEN

Sezione In Filiera
Cooperativa La Vela di Mosé Padoan Comacchio (Ferrara)

“Va dove ti porta il cuore” è stato il motto di Mosé Padoan, giovane agricoltore di Comacchio, nel ferrrese. All’agricoltura tradizionale fatta di coltivazioni di cereali, bietole e ortaggi, ha aggiunto una licenza di pesca all’anguilla, regina incontrastata dei pesci di valle, e la produzione e vendita di vongole veraci. Con due amici ha fondato la Cooperativa La Vela, che ha la concessione di circa 1,5 ettari di acqua presso il Lido di Spina. Le vongole inizialmente venivano vendute all’ingrosso, con poco profitto per la cooperativa che aveva alti costi e poca resa. E’ così che Mosé e i soci si sono orientati verso la vendita diretta. La Vela partecipa a diversi mercati di Campagna Amica e le vongole veraci arrivano sempre vive e freschissime, grazie ad una filiera cortissima e trasparente in modo che i molluschi appena pescati vengano trasferiti allo stabulario dove rimarranno per due giorni e poi messe in sacchetti di rete da 1 kg e marchiate con il logo della cooperativa. Il giorno successivo sono già nel banco frigo pronte per il consumatore. E’ stata questa la scelta che ha consentito di ritagliarsi uno spazio di assoluto rilievo nello scenario ittico ferrarese dove la cooperativa incarna il coraggio delle scelte imprenditoriali, l’amore per il territorio e i suoi prodotti, la filiera corta e la tracciabilità garantita. Il tutto “mettendoci la faccia”, in questo caso la faccia di un giovane ragazzo che ha voluto seguire un sogno e l’ha trasformato in impresa.

Sezione Ideando
Società Agricola Val Testa di Alex Di Domenico Bando di Argenta (Ferrara)

Una volta il territorio paludoso era una maledizione, per questo nella bassa ferrarese è stato bonificato, strappando alle acque terreni divenuti poi particolarmente vocati per la coltivazioni di ortaggi, dal pomodoro da industria ai cocomeri, dai meloni alle zucche e agli asparagi. Tutte produzioni che vengono ancora coltivate nell’azienda Val Testa, insieme con altre produzioniortofrutticole come pere, mele, albicocche, cocomeri, meloni, zucche, comprese quelle di Halloween, ed ortaggi invernali di secondo raccolto come finocchi, radicchio e cavolo. Il giovane Alex Di Domenico ha però deciso di “riconsegnare” parte della sua azienda alla palude, allagando di nuovo tre ettari di terreno. E’ stato così ricreato quell’ambiente vallivo tipico dell’ inizio del secolo scorso. I canneti lasciati liberi di crescere spontaneamente rendono i bacini un’oasi naturale all’interno dell’azienda, luogo dove diverse tipologie di uccelli, sia stanziali che migratori, come aironi, garzette, germani reali, gallinelle d’acqua e folaghe trovano il loro ambiente ideale per nidificare e crescere. Vecchi capanni di caccia utilizzati nel lontano passato ora permettono ai clienti, che vengono per acquistare iprodotti, di poter osservare la fauna locale. L’azienda, come fattoria didattica, ospita sempre più di frequente scolaresche che chiedono proprio questo contatto con l’ambiente. I bacini d’acqua sono diventati anche luogo di allevamento di pesci autoctoni, come l’anguilla e il pesce gatto. Il pescato viene venduto a centri di pesca sportiva e a diversi agriturismi che stannoriproponendo con enorme successo i sapori e le tradizioni gastronomiche a base di pesce di valle.

lunedì 16 giugno 2014

MIPAAF, MADE IN ITALY: I NAC SEQUESTRANO 36 MILA ETICHETTE IRREGOLARI NELL’OPERAZIONE ‘ESTATE SICURA’

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali comunica che i Nuclei Antifrodi Carabinieri del Comando Carabinieri Politiche agricole e alimentari hanno avviato i controlli straordinari a tutela dei consumatori per l’Operazione ‘Estate Sicura’. Nel corso dei primi accertamenti i Nac hanno riscontrato violazioni alle normative su etichettatura e tracciabilità. Sono state 58 le linee produttive e di commercializzazione controllate, che hanno portato al sequestro di 36.800 etichette irregolari. In particolare, i controlli hanno interessato i prodotti Made in Italy, Dop, Igp e biologico e hanno individuato indebite evocazioni delle Dop Prosciutto di Parma, Mozzarella di bufala campana, Zafferano di Sardegna e degli Oli ‘Terre di Siena’ e ‘Colline Salernitane’. Sul fronte della tutela del Made in Italy all’estero, in collaborazione con il Consorzio di Tutela della Mortadella di Bologna Igp, inoltre, i Nuclei Antifrodi Carabinieri hanno riscontrato in Spagna un circuito di commercializzazione di “Mortadela Bolonia”, chiaramente evocante il prodotto Igp italiano. I controlli proseguiranno per tutto il periodo estivo e saranno sviluppati anche in stretta collaborazione con gli agenti vigilatori dei Consorzi di Tutela, con i quali i Nac hanno consolidato i rapporti di collaborazione per la tutela dei consumatori. “Il Made in Italy è il nostro biglietto da visita di qualità sui mercati internazionali.– afferma il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina – Per questo è sempre più spesso imitato e al centro di frodi ai danni dei consumatori. Non abbassiamo la guardia e proseguiamo nel contrasto all’italian sounding e a tutti quei prodotti contraffatti che ledono la nostra economia e il lavoro delle imprese oneste. Bene i controlli messi in campo dai Nac che dimostrano come sia necessario operare sinergicamente per proteggere e valorizzare i nostri prodotti”.

MINGUZZI (FRUITIMPRESE ER): PARTENZA DEBOLE PER PESCHE E NETTARINE DELL’EMILIA ROMAGNA

Fonte: Fruitimprese Emilia - Romagna

E’ partita la campagna di raccolta di pesche e nettarine in Emilia Romagna. Questo il primo commento di Giancarlo Minguzzi, presidente di Fruitimprese Emilia-Romagna e della OP Minguzzi Spa di Alfonsine (RA). “La partenza della campagna ha un po’ tradito le attese. Si è registrata infatti una grande concentrazione sul mercato di prodotto nazionale a causa del forte anticipo di raccolta delle prime varietà in Emilia Romagna quasi in coincidenza con le operazioni di raccolta nel Sud Italia. Un eccesso di offerta che ha indebolito il mercato per cui i buoni prezzi registrati negli ultimi due anni nel mese di giugno non si stanno confermando nel 2014, con una differenza a oggi di - 40 centesimi/kg. A questo quadro si aggiunge – negativamente – la produzione spagnola con l’entrata in produzione, anche qui in anticipo, della principale area peschicola iberica, quella di Lerida. Ci attendiamo quindi un mese di sofferenze per pesche e nettarine sul fronte dei prezzi mentre la qualità del prodotto si annuncia ottima, specialmente in Romagna. Diversa la situazione di un’altra produzione tipicamente estiva come quella delle albicocche. Grazie ad un aumento di produzione delle nuove varietà "carmingo" , più colorate e di migliore consistenza, il mercato é decisamente più brillante degli anni scorsi”.

sabato 14 giugno 2014

GOVERNO, AGRINSIEME: “ACCOLTE BUONA PARTE DELLE NOSTRE PROPOSTE. LE MISURE #CAMPOLIBERO VANNO NELLA GIUSTA DIREZIONE, ORA MAGGIORE ATTENZIONE ALL’AGGREGAZIONE COOPERATIVA”

Fonte: Agrinsieme

“Alla vigilia del semestre di presidenza europea da parte dell’Italia e della concretizzazione della riforma della Pac, che ha fissato dei paletti importanti per l’agricoltura da qui al 2020, Palazzo Chigi ha dato una risposta importante e necessaria per la modernizzazione del settore primario nel nostro Paese, accogliendo buona parte delle richieste venute da Agrinsieme”. Lo ha detto il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative agroalimentari in relazione alle prime misure urgenti del Piano ‘#campolibero’ approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. “Ben venga ‘#campolibero’ – ha osservato Agrinsieme - che avvia misure dirette a: stabilizzare il rapporto tra lavoratori ed imprese, come da noi fortemente richiesto, prevedendo una nuova tipologia di contratto di lavoro, pur nelle forme specifiche dell'agricoltura; scommettere sull'imprenditoria giovanile; incentivare investimenti attinenti a innovazione, e-commerce; cominciare a semplificare le pratiche burocratiche ed i rapporti con la Pubblica Amministrazione ed a regolare i controlli sulle imprese”. “A ciò vanno unite le misure, contestualmente prese dal governo con il ddl delega di riorganizzazione della Pubblica Amministrazione, nell’ottica di snellire e svecchiare l’apparato burocratico, altra esigenza – ha rimarcato Agrinsieme - fortemente sentita da imprese e cooperative agricole”. “Opportuna anche la pronta risposta data per fugare ogni ombra su Expo 2015 che si rivela evento epocale che può dare un contributo importante alla crescita”. “Le misure previste da ‘#campolibero’ vanno concretizzate a dovere ed in tempi rapidi - ha concluso il coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative agroalimentari -. Auspichiamo in tal senso che il Parlamento apporti le opportune integrazioni al dl presentato ieri, e che si introducano misure specifiche per rafforzare l’aggregazione cooperativa”.

venerdì 13 giugno 2014

MIPAAF, IN CDM OK A CAMPOLIBERO

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali comunica che durante il Consiglio dei Ministri di oggi sono state approvate le prime misure urgenti del Piano ‘#campolibero’ che prevede azioni per giovani, lavoro, semplificazioni, competitività e sicurezza in campo agroalimentare. In particolare il provvedimento interviene su:
GIOVANI - Detrazione per affitto dei terreni al 19% per giovani coltivatori diretti e imprenditori agricoli fino a 35 anni; - Incentivi all’assunzione di giovani con contratto a tempo indeterminato o determinato di minimo 3 anni, con sgravio di 1/3 della retribuzione lorda;
LAVORO - Deduzioni Irap per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo determinato di almeno 3 anni e per almeno 150 giornate all’anno: o 1) un importo pari a 3.750 euro, su base annua, per ogni lavoratore dipendente impiegato nel periodo di imposta, aumentato a 6.750 euro per i lavoratori di sesso femminile nonché per quelli di età inferiore ai 35 anni; o 2) un importo fino a 7.500 euro, su base annua, per ogni lavoratore dipendente impiegato nel periodo d’imposta nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, aumentato a 10.500 euro per i lavoratori di sesso femminile nonché per quelli di età inferiore ai 35 anni; tale deduzione è alternativa a quella di cui al numero 1), e può essere fruita nel rispetto dei limiti derivanti dall’applicazione della regola de minimis di cui al regolamento (CE) n. 69/2001 della Commissione, del 12 gennaio 2001, e successive modificazioni; o 3) il 50 per cento dei contributi assistenziali e previdenziali relativi ai lavoratori assunti con il contratto a tempo determinato avente le caratteristiche indicate sopra. - Rete del lavoro agricolo di qualità contro il sommerso e per promuovere la regolarità delle imprese agricole, certificandone l’attività;
SEMPLIFICAZIONI - Estensione della diffida prima delle sanzioni amministrative pecuniarie; - Semplificazioni nel settore vitivinicolo;
INNOVAZIONI D’IMPRESA - Credito d’imposta per innovazione e sviluppo di prodotti e tecnologie al 40% degli investimenti fino a 400mila euro; - Credito d’imposta per nuove reti d’impresa di produzione alimentare al 40% degli investimenti e fino a 400mila euro; - Credito d’imposta per l’e-commerce di prodotti agroalimentari al 40% degli investimenti e fino a 50mila euro;
SICUREZZA - Rafforzamento azioni nella Terra dei fuochi con possibilità di ampliare i controlli;
OGM - Introduzione di sanzioni per chi coltiva Ogm in Italia e rafforzamento degli strumenti per assicurare l’effettività del divieto sul territorio nazionale. Altri interventi di Campolibero come i mutui a tasso zero per nuove imprese agricole under 40, l’apertura società agricola in 60 giorni e il registro unico dei controlli aziendali confluiscono nel Collegato Agricoltura alla Legge di Stabilità. Le misure contenute nel provvedimento sono state implementate, dopo la presentazione del progetto iniziale attraverso una call pubblica che si è conclusa lo scorso 30 aprile, con il contributo di quanti hanno scritto al Mipaaf per presentare proposte e suggerimenti in merito. “Con l’approvazione delle misure di Campolibero – ha dichiarato il Ministro Maurizio Martina – interveniamo con decisione per la crescita e lo sviluppo del settore agroalimentare. Con questo provvedimento incidiamo sulla burocrazia inutile con l’estensione dell’utilizzo della diffida e con azioni di semplificazione, diamo spazio al ricambio generazionale, puntiamo sulla sicurezza e la qualità delle produzioni e creiamo le condizioni per un incremento di posti di lavoro”. “Puntiamo molto sui giovani – ha proseguito il Ministro – perché abbiamo bisogno delle loro energie per il rilancio del settore. Abbiamo inserito una detrazione per l’affitto dei terreni e interveniamo concretamente per stabilizzare i contratti di lavoro degli under 35, attraverso un concreto abbattimento fiscale sull’Irap. Siamo convinti che l’agroalimentare possa contribuire in maniera decisiva alla lotta contro la disoccupazione che è la priorità del Governo”.

NUOVA PAC E PSR DAL CONVEGNO DI CONFAGRICOLTURA BOLOGNA: ECCO COSA CAMBIA PER L’AGRICOLTURA IN EMILIA ROMAGNA

Fonte: Confagricoltura Emilia - Romagna  

RABBONI: “PAC: è stato un accordo di compromesso, ci impegneremo a rivederlo nel 2016 col documento di revisione di medio termine. PSR: sarà pronto entro metà luglio. Tra le priorità, accordi di filiera e aggregazione di imprese”. 

GARAGNANI: “PAC: l’Italia non ha voluto puntare sui settori agricoli vitali, scontentando un po’ tutti. Risultato: il gap competitivo con alcuni paesi UE in futuro sarà incolmabile. PSR: in primis sburocratizzazione e internazionalizzazione”.

Bologna, 13 giugno 2014 – “Nel documento approvato abbiamo fatto inserire l'impegno a rivedere nel 2016, anche alla luce degli andamenti reali di mercato, gli attuali accoppiamenti. Sarà l'occasione per riproporre l'innalzamento del contributo per barbabietola da zucchero e pomodoro da industria e l'inserimento della frutta trasformata, oggi, purtroppo, esclusa dagli aiuti accoppiati”. E’ ciò che ha detto l’Assessore regionale all’Agricoltura, Tiberio Rabboni, intervenuto al convegno promosso da Confagricoltura Bologna sulla Riforma della Politica Agricola Comune dopo l’approvazione a Roma ieri del documento di attuazione della Nuova Pac. Applaudono in sala gli imprenditori agricoli e i vertici provinciali e regionali dell’organizzazione agricola che proprio nei giorni scorsi avevano chiesto di “poter affinare strumenti e strategie nel Mid-Term Review”. “È mancato l’aiuto auspicato alle imprese che fanno vera agricoltura, che creano reddito e posti di lavoro – è la sintesi del presidente di Confagricoltura Bologna, Gianni Tosi, che nell’introdurre l’incontro aggiunge: “L’Italia non è riuscita, ancora una volta, a concentrare le risorse disperdendo così “a pioggia” gli aiuti comunitari, a fronte di una situazione già fortemente penalizzata dalla sostanziale riduzione dei contributi rispetto alla Pac precedente. Bene invece la misura a sostegno dei giovani che possa incentivarli nell’avvio dell’attività contribuendo al ricambio generazionale”. “Purtroppo l’agroalimentare italiano – è l’opinione del presidente regionale di Confagricoltura Emilia Romagna, Guglielmo Garagnani - ha perso una grande occasione con questa Riforma della Pac e le scelte nazionali si sono rivelate deboli e per nulla coraggiose. Così, per accontentare le varie regioni d’Italia - e a tal proposito mi preme sottolineare quanto grave sia stato l’errore fatto a monte dall’ex ministro De Girolamo che ha voluto concordare proprio con le Regioni le decisioni del paese – il Governo non ha puntato sui settori davvero strategici del nostro sistema agricolo produttivo, arrivando a spalmare gli aiuti accoppiati su più comparti col risultato di scontentare tutti e dimenticare peraltro qualche ramo vitale”. Un esempio: quando nel 2017 cesserà il regime delle quote latte e l’Europa diventerà un mercato cosiddetto libero, le aziende italiane - che a differenza di quelle francesi non sono state nel frattempo adeguatamente sostenute – soffriranno allora di uno svantaggio competitivo incolmabile. “Inoltre, poco coraggio è stato dimostrato nella definizione di agricoltore attivo – rimarca Garagnani - riconoscendo in realtà a troppi tale qualifica. Al contempo nessun passo avanti è stato fatto neppure in materia di pagamenti diretti: la soglia dei 250 euro è irrisoria, se si pensa che la macchina burocratica oggi assorbe in media 320 euro ogni singolo beneficiario”. Nel corso del convegno si è parlato anche del Programma regionale di Sviluppo Rurale 2014-2020 che verrà licenziato entrò metà luglio dall’Assemblea legislativa della Regione. “Chiediamo di mantenere alta l’attenzione – dice il presidente Garagnani - sulla sburocratizzazione e sull’internazionalizzazione delle imprese: le nostre aziende devono essere competitive sul mercato globale e quindi bisogna sostenerle nei piani di investimento e nel potenziamento della redditività. Auspichiamo inoltre un’improrogabile maggiore aggregazione all’interno della filiera alimentare e che accanto alla già rodata formula cooperativa, vengano favorite anche le altre forme di aggregazione imprenditoriale più leggere, come i contratti di rete, le associazioni temporanee di impresa ed altro”. “Sarà sempre più strategico lavorare per reti di impresa ed accordi interprofessionali - è la pronta replica dell’Assessore Rabboni che sottolinea le priorità del nuovo PSR: “la quota maggiore di risorse per gli investimenti e la competitività sarà riservata alle imprese che si mettono in rete nelle diverse forme attualmente possibili. E' una scelta dettata dall’internazionalizzazione e dalla necessita di far accedere le nostre medie imprese a tutte le opportunità che essa offre, sia sul piano delle tecnologie che degli sbocchi di mercato”. “Quindi - sottolinea l’Assessore regionale - aiuti alle reti di impresa per il trasferimento tecnologico, per gli investimenti di comparto e di filiera, per la logistica e per l'autocontrollo della produzione; ma anche aiuti alle imprese che operano in montagna per diversificarne le attività; per valorizzarne le produzioni e per sostenerle nella prevenzione e nel ripristino del dissesto idrogeologico aziendale. Quanto alla burocrazia: la Regione ha trasferito su supporto informatico i fascicoli aziendali, ciò consentirà di ridurla notevolmente. Inoltre, a fine mese, sarà pienamente operativo il Registro Unico regionale dei controlli nelle aziende agricole. Stiamo anche lavorando su alcuni progetti di credito agevolato per i beneficiari del nuovo PSR e su un Fondo di rotazione che riguarda investimenti di piccole entità”. In chiusura, una puntualizzazione sulle tematiche ambientali: “Basta col pensarle come una forma di punizione nei confronti dell’impresa – sostiene il presidente di Confagricoltura Emilia Romagna - stimoliamo l’innovazione e la ricerca: dalle nuove tecniche di stoccaggio e trattamento dei reflui zootecnici all’agricoltura blu, sono tanti i settori veramente ambientalisti su cui puntare. E avanti con la battaglia sulla direttiva nitrati, strenuamente sostenuta da Confagricoltura”. “Apriremo presto – rassicura Rabboni - una riflessione in sede europea sulla direttiva nitrati, alla luce anche dei risultati della recente ricerca dell’Ispra sull’origine degli inquinanti nelle acque della pianura padana, dalla quale si evince il minimo apporto della zootecnia, pari solo al 10-15%”.

SALAMA DA SUGO: SULLA GAZZETTA EUROPEA IL DOCUMENTO PER IL RICONOSCIMENTO DELL'IGP. RABBONI: L'ULTERIORE RICONOSCIMENTO DI UN PATRIMONIO DI ECCELLENZE ENOGASTRONOMICHE UNICO PER QUALITÀ E TIPICITÀ

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione

“Una buona notizia per il territorio ferrarese e una buona notizia per tutta l’Emilia-Romagna che potrà vedere accresciuto il proprio paniere di prodotti Dop e Igp . E’ l’ulteriore riconoscimento di un patrimonio di eccellenze eno-gastronomiche unico per qualità e tipicità”. Così l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni commenta la notizia della pubblicazione oggi sulla Gazzetta Ufficiale europea del documento unico della Salama da sugo Igp. Dopo i tre mesi previsti per le osservazioni, in assenza di opposizioni, verrà emanato da Bruxelles il Regolamento di registrazione. La “Salama da sugo” è un prodotto composto da una miscela di carni suine aromatizzate e insaccate, tipico della provincia Ferrara e profondamente radicato nel territorio come dimostrano le numerose fiere e manifestazioni ad essa dedicate. Le particolari caratteristiche organolettiche derivano dall’utilizzo di vino e spezie nonché da una stagionatura condotta in specifiche condizioni ambientali. Le sue origini storiche sono rinascimentali. E’ a quell’epoca che risale la peculiare forma e melone con divisione in 6/8 spicchi.

LUPO - PIÙ RISORSE DALLA REGIONE: 225 MILA EURO PER IL BANDO IN USCITA ENTRO GIUGNO. RABBONI: VOGLIAMO TUTELARE GLI ALLEVATORI

Fonte: Giunta Regionale - Agenzia di Informazione e Comunicazione

“Negli incontri che abbiamo avuto sul territorio abbiamo registrato da parte degli allevatori molto interesse per la nostra iniziativa. Per questo abbiamo deciso di aumentare le risorse a disposizione del bando regionale per contrastare gli attacchi di lupo. Nel prossimo assestamento di bilancio destineremo 150 mila euro aggiuntivi che porteranno il plafond a disposizione a 225 mila euro”. Lo ha detto l’assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni annunciando l’uscita entro la fine di giugno del bando che finanzierà l’acquisto di cani pastore, recinzioni e altri strumenti di dissuasione. “Le leggi nazionali ed europee proteggono il lupo – ha aggiunto l’Assessore – noi vogliamo tutelare gli allevatori dalle predazioni”. Per illustrare gli obiettivi del bando la Regione ha condotto un ciclo di 13 incontri nelle località appenniniche in cui sono più frequenti gli attacchi. I funzionari regionali hanno incontrato decine di allevatori. Insieme agli esperti, ai rappresentanti dei servizi veterinari delle Asl responsabili dei risarcimenti, ai funzionari provinciali nonché agli esponenti dell’ associazione regionale allevatori e delle organizzazioni agricole hanno discusso le difficoltà del settore e illustrato le opportunità offerte dalla Regione, raccogliendo complessivamente 195 manifestazioni d'interesse. “Un risultato importante, dopo le iniziali diffidenze, che ci conforta nella strada intrapresa - ha spiegato Rabboni - L’esperienza degli allevatori può aiutare i tecnici nell' impostare i progetti di difesa che saranno oggetto del bando. " Il bando si aggiunge ai risarcimenti che la Regione già ora eroga, coprendo il 100% del valore commerciale dell’animale ucciso e aggiungendo per lo smaltimento delle carcasse un rimborso forfettario di 100 euro. L’avviso pubblico conterrà i criteri di selezione delle domande, le modalità di adesione e specifici requisiti per la finanziabilità delle spese ammesse.

ALLERTA PER TEMPORALI SU TUTTA LA REGIONE

Fonte: Protezione Civile Emilia - Romagna

13 giugno 2014 - L'Agenzia regionale di protezione civile ha diramato l'allerta n.119 per l'attivazione della fase di attenzione per TEMPORALI su tutto il territorio regionale e per VENTO e STATO DEL MARE sulla costa. L'allerta, che è attiva dalle 14 di oggi, termina domenica sera alle 20.

Qui si può consultare l'allerta:
www.protezionecivile.emilia-romagna.it/ultimiavvisi/119_2014_temporali-vento-stato_mare/view

giovedì 12 giugno 2014

OGM, MIPAAF: MARTINA, “BENE INTESA RAGGIUNTA, INTRODUCE NECESSARIA FLESSIBILITÀ”

Fonte: Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che il Ministro Maurizio Martina ha espresso piena soddisfazione per l’accordo raggiunto oggi, in seno al Consiglio dei Ministri europei dell’Ambiente, in merito al nuovo testo elaborato dalla Presidenza greca che modifica la Direttiva 2001/18/CE sugli OGM. “L'intesa raggiunta – ha sottolineato il Ministro – introduce la necessaria flessibilità che consente agli Stati membri di decidere in merito alla gestione della propria agricoltura, permettendo di vietare o limitare la coltivazione degli OGM nel proprio Paese. Il compromesso evidenzia, nonostante il diverso approccio di alcuni Stati Membri, la volontà generale di superare i problemi legati al sistema vigente. Ribadisco – ha aggiunto il Ministro Martina – l’importanza di un’adozione rapida della Direttiva, auspicando che il relativo iter possa concludersi durante il semestre di Presidenza italiana, quantomeno con il raggiungimento dell’accordo politico nella fase della co-decisione con il nuovo Parlamento europeo”. Più in dettaglio, la nuova Direttiva approvata oggi prevede che, durante la fase istruttoria coordinata dall’EFSA sulla richiesta di introduzione sul mercato europeo di un prodotto OGM da parte di una impresa, lo Stato membro possa chiedere all’impresa l’esclusione del proprio territorio dalla fase della “coltivazione”. Nel caso in cui nessun accordo fosse raggiungibile con l’impresa su detta limitazione geografica, lo Stato Membro è autorizzato ad assumere un proprio provvedimento di divieto o limitazione della coltivazione, motivandolo anche con ragioni di politica agricola. È previsto, in tal caso, un esame da parte della Commissione europea sul contenuto del provvedimento, esame che dovrà comunque esaurirsi in un periodo di 75 giorni, cessato il quale lo Stato Membro potrà procedere unilateralmente, recependo o no le osservazioni della Commissione. Lo Stato Membro può attivare analoga procedura anche per i prodotti OGM già autorizzati a livello comunitario (come ad esempio il mais MON810), entro il termine di sei mesi dall’entrata in vigore della nuova Direttiva. Il Ministro Martina, infine, ha espresso apprezzamento per la decisione del Consiglio di Stato, arrivata nella stessa giornata di oggi 12 giugno, che ha rigettato la domanda di sospensiva del decreto Interministeriale 12 luglio 2013, dei Ministri della Salute, dell’Ambiente e dell’Agricoltura, che ha stabilito il divieto di coltivare il mais MON810 sul territorio italiano sino al gennaio 2015. In questo modo, il Governo attua pienamente la strategia di difesa delle produzioni agricole di qualità italiane richiesta tra l’altro con mozioni unanimi anche dal Senato e dalla Camera dei Deputati.

TERREMERSE: IL BILANCIO 2013 PRESENTA DATI DI NOTEVOLE POSITIVITÀ

Fonte: Ufficio Stampa Terremerse  

Fatturato aumentato a 162 milioni di €, patrimonio netto consolidato oltre i 35 milioni di €, utile netto di 305 mila €

Il bilancio 2013 della Cooperativa Terremerse presenta dati di notevole positività, sia in rapporto al quadro generale dell’economia e della finanza in Italia e in Europa, sia in rapporto alle potenzialità di sviluppo che evidenzia. Terremerse ha fatto segnare un miglioramento deciso in tutti gli indicatori di bilancio, sia economici sia finanziari. Il fatturato è aumentato attestandosi a circa 162 milioni di € (il fatturato consolidato del gruppo supera i 166 milioni di €), il ricorso al credito è diminuito in modo consistente e il patrimonio netto si è consolidato oltre i 35 milioni di € per effetto di un utile netto di 305 mila €, ottenuto in presenza di importanti accantonamenti. Significativo anche l’aumento ulteriore del prestito da soci che si incrementa di 1.5 milioni di € per raggiungere i 13 milioni complessivi, segnale inequivocabile di rinnovata fiducia nella Cooperativa da parte dei soci, ed ancora il recupero sul piano della prevalenza mutualistica, ossia dell’attività svolta con soci rispetto al totale. Molto importante è anche la distribuzione sul territorio del valore legato all’attività 2013 di Terremerse: la valorizzazione dei prodotti agricoli, ossia la remunerazione dei soci conferenti e dei produttori agricoli (cereali, ortofrutta e carni), è stata di quasi 56 milioni di €; la remunerazione del personale quasi 16 milioni di €; la remunerazione dell’azienda, intesa come incremento del patrimonio netto per effetto dell’utile di esercizio e come remunerazione del capitale investito nell’attivo immobilizzato attraverso gli ammortamenti, oltre 2,6 milioni di €; la remunerazione del capitale di credito relativa alle fonti finanziarie degli Istituti di Credito e al Prestito da soci di poco inferiore ai 2 milioni di €; la remunerazione alla Pubblica Amministrazione, imposte e tasse, circa 800 mila €. Per un totale di 77 milioni di €. «Terremerse continua a essere una realtà che mette in portafoglio nuove opportunità di sviluppo a livello nazionale, grazie alla solidità che la Cooperativa ha dimostrato negli anni e al modo di operare che quotidianamente mettiamo in atto – sottolinea il Presidente, Marco Casalini -. La capacità della governance di plasmare l’impresa in base alle esigenze dei mercati e delle aziende agricole è sicuramente uno dei nostri punti di valore, che si traduce in un forte rapporto di fiducia fra Cooperativa e Socio, come possiamo constatare dal numero di nuove aziende che negli ultimi anni si sono associate». Occorre tener conto che l’esercizio 2013 è stato contrastato da pesanti avversità, quali la forte riduzione di offerta frutticola, dovuta a cause climatiche, con l’inevitabile effetto di appesantimento dell’incidenza dei costi fissi; la caduta dei prezzi del mercato cerealicolo e il pesante attacco di concorrenti per l’attività di lavorazione carni. A queste condizioni sfavorevoli Terremerse non avrebbe potuto far fronte se non avesse messo in atto una forte determinazione a ristrutturarsi, adeguandosi alle nuove condizioni competitive. «L’esercizio 2013 realizza l’ultima tappa di una riorganizzazione aziendale di largo respiro che ha inciso in tutti i settori di attività della Cooperativa – afferma l’Amministratore Delegato di Terremerse, Gilberto Minguzzi -. Le ultime novità introdotte sono state l’accordo di integrazione strategica e commerciale con Apofruit, la riorganizzazione dell’attività di lavorazione e confezionamento dell’ortofrutta, con la concentrazione delle lavorazioni nello stabilimento di Lavezzola, la nascita di Fruit Services Coop e con essa l’avvio di una nuova generazione di servizi cooperativi ai produttori frutticoli della zona e infine, nel comparto carni, la nascita di Borgobuono Srl, con una forte vocazione all’export e all’acquisizione di nuovi mercati. Da qui in poi, con il 2014, Terremerse, accelererà il ritmo della propria ulteriore crescita di fatturato e margini, procedendo in particolare per acquisizioni di attività dotate di avviamento commerciale positivo e margini».

COLDIRETTI, SODDISFAZIONE PER GLI ULTIMI PROVVEDIMENTI A FAVORE DELL’AGRICOLTURA

Fonte: Coldiretti Ferrara  

Da sblocco dei fondi UE per i contributi PAC, all’aumento della percentuale di succo nelle bibite alla frutta, allo stop alle oliere truccate, significativi segnali di attenzione al mondo agricolo. Gulinelli: “Resta ovviamente molto da fare ma vediamo passi avanti per il mondo agricolo. Ora procedere con il decreto #campolibero per semplificare e rilanciare il settore”.

“Lo sblocco dei finanziamenti dovuti agli agricoltori rappresenta un risposta adeguata alle nostre continue sollecitazioni nei ripetuti incontri con il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina al quale va un sincero ringraziamento”. E’ quanto afferma il presidente nazionale della Coldiretti, Roberto Moncalvo, nel commentare l’annuncio del completamento delle attività di controllo sulle domande grazie al quale Agea ha disposto il pagamento agli agricoltori di 81.5 milioni di euro di fondi della Politica agricola comune, dei quali 65 milioni andranno a 6.000 aziende per il pagamento della Domanda Unica 2013 e 16,5 milioni a 2.550 aziende che hanno presentato domanda per lo sviluppo rurale. A meno di una settimana dalla nomina - sottolinea Moncalvo - si tratta di un ottimo inizio per il neo Commissario dell'Agenzia per le erogazioni in agricoltura (Agea) Stefano Antonio Sernia con il quale siamo pronti a collaborare anche in vista degli importanti appuntamenti che ci attendono con la riforma della Politica Agricola Comune(Pac). E sempre in queste ore arriva anche notizia della sconfitta della “lobby delle bibite alla frutta senza frutta”, su tutte le aranciate, grazieall’azione del Governo che si è dimostrato vicino agli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori. Lo sottolinea Coldiretti, commentando positivamente il voto dell’aula della Camera all’emendamento del Pd alla legge comunitaria che alza il contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite gassate dal 12 al 20 per cento. Finalmente – come Coldiretti ha più volte chiesto – ci sono le condizioni per cambiare una norma che attualmente permette di vendere acquacome se fosse succo. Quando la legge sarà approvata, duecento milioni di chili di arance all'anno in più saranno “bevute” dai 23 milioni di italiani che consumano bibite gassate, il che significa cinquantamila chili di vitamina C in più. Una decisione che concorre a migliorare concretamente la qualità dell'alimentazione e a ridurre le spese sanitarie dovute alle malattie connesse all'obesità in forte aumento. Non va peraltro dimenticato - conclude la Coldiretti - l'impatto economico sulle imprese agricole poiché l'aumento della percentuale di frutta nelle bibite potrebbe salvare ettari ed ettari di frutteti. Stesso effetto positivo ci si attende dall’emendamento alla legge comunitaria che prevede lo stop alle oliere truccate nei ristoranti che potranno servire l’extravergine solo in bottiglie dotate di tappo antirabbocco, per evitare che possano essere “allungate” o addirittura riempite ex novo con prodotti che non hanno nulla a che vedere con quello originario. “Nel rispetto della normativa comunitaria l’Italia non ha rinunciato questa volta a svolgere il ruolo di leader nella tutela della qualità e della sicurezza alimentare in Europa” ha affermato il presidente della Coldiretti nell’apprezzare “la decisa svolta dell’Esecutivo che si è dimostrato vicino agli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori”. Si tratta di salvaguardare prodotti base della dieta mediterranea come l’olio di oliva e la frutta che offrono un contributo determinante alla salute dei cittadini e sono realtà produttive da primato nazionale. La norma approvata prevede che gli oli di oliva vergini proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettaticonformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato in etichetta. “E attesa c’è anche per il decreto #campo libero – evidenzia il presidente di Coldiretti Ferrara, Sergio Gulinelli – nel ricordare che il prossimo 13 giugno il consiglio dei ministri esaminerà l’insieme di provvedimenti che puntano al rilancio del settore agro alimentare attraverso la leva di sgravi e agevolazioni fiscali, favorendo in particolare l'occupazione giovanile ma anche semplificando la vita delle imprese sul fronte burocrazia e controlli.” Per quanto riguarda l'occupazione giovanile, secondo una bozza del decreto, si prevedono mutui a tasso zero per gli imprenditori under 40, detrazioni al 19 per cento sull'affitto terreni a coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali under 35 e incentivi alle assunzioni (sgravi di 1/3 della retribuzione lorda). Novità anche sul piano sanzionatorio: si introducono disposizioni volte a sanzionare la coltivazione di prodotti Ogm e a contrastare il fenomeno della contraffazione alimentare. Inoltre si estende l'istituto della diffida a tutti gli illeciti agroalimentari di lieve entità puniti con la sola sanzione amministrativa pecuniaria. Come richiesto da Coldiretti, il dl si propone anche di facilitare la vita delle imprese favorendo la sburocratizzazione e per questo si istituisce un registro unico dei controlli, venendo incontro alle richiestedelle imprese del settore che lamentavano l'oppressione di troppi controlli, anche sovrapposti, a cui sottostare. Diverse misure di semplificazione riguardano in particolare il settore vitivinicolo. Vengono poi introdotti due crediti di imposta (per l'e-commerce e per la creazione reti di imprese o lo sviluppo di quelle esistenti). Inoltre, al fine di favorire l'emersione dal lavoro sommerso si prevede una deduzione ai fini Irap di una parte dei costi relativi a contratti a tempo determinato caratterizzati da particolari requisiti di stabilità (150 giornate e durata triennale). Un capitolo del decreto riguarda, infine, la riorganizzazione e riduzione dei costi degli enti e società controllate dal ministero. In particolare si prevede, in luogo del consiglio di amministrazione, la figura dell'amministratore unico per tutte le società controllate, stabilendo comunque la riduzione dei compensi e procedure selettive per l'individuazione degli amministratori.